Siena:”L’Università e la ricerca naturalistica e ambientale a Siena e nel suo territorio” in un convegno all’Accademia dei Fisiocritici il 23 Gennaio

“L’Università e la ricerca ambientale e naturalistica a Siena e nel suo territorio” è il titolo del convegno che il 23 gennaio dalle 15 alle 19 si terrà presso l’Accademia dei Fisiocritici, organizzatrice dell’iniziativa insieme all’Università di Siena. I lavori saranno aperti dal saluto del Presidente dell’Accademia Mauro Cresti e da quello del Rettore dell’Università Francesco Frati. Undici i relatori di vari dipartimenti universitari, molti dei quali sono anche fisiocritici: Sandro Lovari, Debora Barbato, Claudia Angiolini, Luca Paoli, Roberto Berni, Giuseppe Protano, Stefano Ricci, Marco Giamello, Claudia Perini, Simone Bastianoni e Roberto Bargagli che coordina l’incontro. Essi presenteranno a studenti e cittadinanza alcuni dei risultati acquisiti dalla ricerca su svariati temi come la biodiversità, la gestione della flora e della fauna, l’inquinamento e la sostenibilità ambientale, lo studio e la conservazione dei beni culturali. Nonostante infatti nell’ultimo decennio siano venuti a mancare i finanziamenti che in passato sostenevano molte delle ricerche naturalistiche e ambientali svolte nell’ateneo senese, diversi gruppi di ricerca hanno continuato ad occuparsi delle risorse naturali e dei beni culturali di Siena e del suo territorio e intendono ora condividerne pubblicamente gli esiti. In un’epoca dominata sempre più spesso da inutili allarmismi e fakenews, l’Accademia dei Fisiocritici, per la sua missione di divulgare la scienza e diffondere informazioni scientificamente corrette, è la sede opportuna per tale iniziativa che nasce dalla collaborazione da sempre esistente fra Accademia e Università e che costituisce il primo di una serie di appuntamenti. Lo scopo è favorire l’incontro e le interazioni tra ricercatori e cittadini, stimolare la riflessione sui temi discussi, aiutare la crescita dell’educazione ambientale e suscitare sul territorio eventuali azioni di scienza partecipata o collaborativa, la cosiddetta “citizen science”, coinvolgendo gli stessi abitanti nella raccolta di dati ambientali a integrazione dei monitoraggi istituzionali.