Sinalunga: alla Tenuta la Fratta è calato il sipario sulle riprese del film Pinocchio con Benigni, Proietti,Papaleo e Ceccherini. Tanti gli episodi curiosi avvenuti durante tre settimane di riprese

di Massimo Tavanti (da La Nazione del 13 aprile)

E’ tornata alla normalità la Tenuta La Fratta di Sinalunga che per oltre un mese è stata la perfetta location delle riprese cinematografiche del film “ Pinocchio “ girate per tre settimane tra le metà di marzo e l’inizio di questo mese. “Un organizzazione perfetta sotto tutti i punti di vista in una ambientazione naturale nella quale hanno sfruttato al meglio ogni angolo”. Così Giuliana Galeotti Ottieri della Chiaia, una delle titolari dell’Azienda che non nasconde la sua soddisfazione per aver potuto ospitare una imponente macchina organizzativa con attori di primo livello tra i quali il grande Roberto Benigni che si è soffermato nella struttura ricettiva all’interno della Tenuta per una settimana intera dilettandosi nei momenti liberi anche in momenti di relax e jogghing. E poi ancora Gigi Proietti che era Mangiafuoco, Rocco Papaleo (il gatto) e Massimo Ceccherini (la volpe).Complessivamente  oltre cento figuranti che avevano a disposizione un ampissimo salone  allestito appositamente in un locale dell’Azienda con abiti dell’epoca e con tutte le “taglie” necessarie. Hanno girato riprese a tutte le ore del giorno con una piccola pausa solo per pranzo e cena – aggiunge Giuliana – e una notte, svegliandomi dal frastuono, mi sono anche preoccupata vedendo dalla finestra due carabinieri e alcuni cavalli, ma era soltanto una delle tante scene del film. Sono accadute anche cose simpatiche e particolari racconta invece Riccardo Faleri , uno degli addetti della Tenuta. “Un pomeriggio di fine marzo mentre il bambino che intrerpretava Pinocchio correva in mezzo a 40 pecore, gli animali si sono spaventati e abbiamo dovute recuperarle a un chilometro di distanza. Ma la cosa più singolare – aggiunge Riccardo – è stata quando nella casa di “ Nello” , dove era ambientata l’Osteria del Gambero Rosso, hanno cucinato pollo arrosto per una cinquantina di persone quando in realtà erano solo in cinque a recitare ma per ogni scena che veniva ripetuta doveva essere sempre presentato il piatto integro. Poi -racconta ancora Riccardo- alla serata della consegna del “David di Donatello” c’è stato un fuggi fuggi generale perché molti dei protagonisti del film erano coinvolti nelle nomination, tra i quali il regista Matteo Garrone, al quale è stato poi assegnato l’ambito riconoscimento. Proprio in questi giorni – conclude – hanno ripristinato tutto riconsegnando gli ambienti come erano in origine e si sono preoccupati anche di tappare i buchi fatti col trapano.Con la partenza degli ultimi addetti cala così il sipario su questa nuova pellicola di Matteo Garrone attesa con grande curiosità particolarmente dagli abitanti della zona di Sinalunga.