Sinalunga: il consigliere di minoranza Mattia Savelli solleva in Consiglio Comunale il problema della sede dell’Anpi che sarebbe stata concessa dall’amministrazione precedente gratuitamente. Ha poi informato che la situazione sarà sanata quanto prima. Intervista con Savelli
Di Ettore Bruno
Il consigliere comunale di minoranza della lista “Sinalunga siRinnova” di Sinalunga Mattia Savelli ha sollevato in Consiglio Comunale il problema della sede dell’Anpi che sarebbe stata concessa dall’amministrazione precedente gratuitamente. Il fatto sarebbe emerso, come ha raccontato lui stesso, quando ha chiesto come mai l’Associazione ANPI avesse una sede senza aver partecipato ad un bando di pubblico interesse. “È emerso che la suddetta associazione, nota per ergersi a moralizzatrice e unica detentrice della verità,- ha spiegato – ha avuto dalla passata amministrazione un fondo di proprietà del Comune in modo del tutto gratuito, senza bando, in cui ha stabilito la propria sede. Oltre a questo si scopre che non pagano nemmeno le bollette. Ecco, quelle le paghiamo noi cittadini.Ci sono associazioni che fanno i salti mortali per andare avanti a cui la sede non viene garantita né tanto meno regalata. Ho ricevuto l’assicurazione che questa situazione sarà sanata quanto prima”.
D: Savelli cosa è successo nel Consiglio Comunale?
R: A questo Consiglio Comunale erano tanti gli argomenti sul tavolo. Il gruppo di cui faccio parte, “Sinalunga si Rinnova”, ha lavorato molto nelle scorse settimane studiando le problematiche del territorio e parlando con i cittadini. Insieme a Marcella Biribò, Tatiana Roggi e Rebecca Papa abbiamo presentato varie interrogazioni che spaziavano dal decoro del sottopassaggio di Pieve di Sinalunga, all’assenza di illuminazione pubblica in varie zone del Comune, alla gestione dell’Asilo di Guazzino e anche una relativa agli spazi concessi all’Associazione A.N.P.I. .
D: Ecco, in merito a quest’ultimo punto osa ci può dire?
R: Poco tempo fa ero venuto a sapere che probabilmente l’Associazione A.N.P.I di Sinalunga aveva ricevuto degli spazi in maniera facilitata e quindi ho voluto far chiarezza. Proprio per questo motivo ho fatto un accesso agli atti per meglio comprendere la situazione, una volta letta la risposta degli uffici competenti ho preparato un’interrogazione che ho poi discusso in Consiglio.
D: Cosa è venuto fuori da questo suo accesso agli atti e dal dibattito in Consiglio Comunale?
R: Ho potuto apprendere che l’A.N.P.I di Sinalunga aveva una sede assieme ad altre associazioni e che lo scorso anno l’ente ospitante, per necessità, aveva richiesto quegli spazi. Una volta che, l’associazione in questione, è rimasta priva di una sede gli sono stati concessi degli spazi, messi a disposizione dalla precedente Amministrazione, presso un immobile di proprietà del Comune. Questa doveva essere una sistemazione temporanea, quasi per mettere a riparo il materiale per il tempo necessario a trovare una più consona sistemazione.
D: Quindi?
R: Sono però passati dei mesi e l’A.N.P.I usa quegli spazi per le proprie attività tanto da averci organizzato un dibattito pubblico tra i candidati alla carica di Sindaco delle ultime elezioni. All’ingresso si può notare addirittura una targhetta che indica l’ubicazione della sede. Personalmente ritengo la procedura usata per questa concessione una forzatura in quanto non è stato fatto un bando aperto a tutte le associazioni. Inoltre è emerso, durante il Consiglio Comunale, che l’Associazione non paga un canone di affitto e non paga nemmeno le utenze, che seppur modeste, ricadono sulle casse del Comune e quindi dei cittadini.
D: Cosa ha chiesto all’attuale Amministrazione?
R: Pur conscio che non si può imputare all’attuale Amministrazione questa situazione, ho chiesto di sanarla quanto prima organizzando un bando di pubblico interesse aperto a tutte le associazioni del nostro territorio. A tal proposito ho ricevuto le dovute rassicurazioni.
Adesso vigilerò che si vada in questa direzione così da garantire una maggior correttezza anche perché ci sono tante associazioni che necessitano di spazi. Non credo sia giusto che vi siano delle corsie preferenziali per qualcuno tanto meno per chi, come l’A.N.P.I., si erge sempre ad associazione immacolata detentrice della verità assoluta. L’associazionismo è volontariato e sacrificio, per questo lo dobbiamo tutelare e rispettare.