Sinalunga: inaugurata una nuova residenza per disabili del “Dopo di noi” ; nuovi 8 posti di RSD , nuovi 8 posti di alloggio protetto e nuovi 8 posti in centro diurno per persone autistiche.

“L’esercito più forte è quello che marcia al passo del più lento”. Così il consigliere regionale Stefano Scaramelli  oggi all’ inaugurazione  a Sinalunga di una Residenza per disabili, di un Centro protetto e di un Centro diurno per l’autismo del ‘Dopo di noi’ insieme al Vescovo Stefano Manetti e ai sindaci di Montepulciano Andrea Rossi, di Chiusi Juri Bettollini e di Sinalunga Riccardo Agnoletti che ha tagliato il nastro. “5 anni fa – ha ricordato Agnoletti – partimmo con la prima comunità alloggio protetta per disabili a Sinalunga , un primo servizio per la domanda di tutta la Valdichiana. In questi 5 anni, grazie anche alla delibera di giunta Regionale 594, siamo riusciti ad individuare bisogni e risorse ;dopo l’apertura di nuovi servizi anche a Sarteano oggi apriamo una nuova struttura per la Valdichiana a Sinalunga completando il recupero e la riconversione del vecchio ospedale.Da oggi saranno disponibili  – ha concluso Agnoletti – nuovi 8 posti di RSD , nuovi 8 posti di alloggio protetto e nuovi 8 posti in centro diurno per persone autistiche.”.  Anche Stefano Scaramelli ha ricordato “da dove siamo partiti; oggi, a 5 anni di distanza: oltre a due centri diurni a Chiusi e Gracciano, i ragazzi del nostro territorio che più di altri hanno bisogno, troveranno tutte le tipologie di assistenza che la legge prevede vicino a casa loro. Due centri diurni, due Cap, una RSD, due strutture per il ’DOPO DI NOI’. La nostra comunità ha saputo pensare agli altri prima che a se stessa e ha fornito una risposta collettiva in grado di mettere al centro la persona in quanto tale prima ancora che disabile. Quel concetto tanto caro a me come ad altri che oggi vede nella legge toscana , che ho avuto l’ onore di promuovere,  la possibilità per le persone disabili di permanere in queste strutture anche oltre i 65 anni e ricevere assistenza personale finalizzata. Tanto o poco che sia non sta a me dirlo. So solo che quell esercito che tanto correva veloce a suo tempo in questi 5 anni ha rallentato e viaggiato al passo del più lento, quello si. E da ora in avanti questa deve essere la nostra andatura collettiva”.