Spesa di Natale, boom prodotti agricoli senesi a filiera corta. Vini, pasta grani antichi e formaggi: nel cesto vince la tradizione. Spesa media per i cesti natalizi è di 30 euro

Nei cesti natalizi e acquisti per i cenoni delle feste di fine anno vince la tradizione senese. E’ boom di prodotti agricoli di filiera corta alla Bottega della Spesa in Campagna di Siena, in località Coroncina. Quaranta aziende agricole della provincia di Siena, che ogni giorno, da sette anni, riforniscono i propri scaffali con quanto di meglio l’agricoltura senese è in grado di produrre. Ed il rapporto con il consumatore è sempre più stretto, alla ricerca della qualità e della stagionalità. Pasta con grani antichi, vini senesi, dal Chianti Classico all’Orcia, dal Nobile di Montepulciano alla Vernaccia di San Gimignano; e poi le birre artigianali prodotte da aziende agricole; legumi (ceci e lenticchie su tutti); formaggi pecorini e di capra, salumi e carni tipiche e anche produzioni riscoperte come l’aglione della Valdichiana. Fra le novità made in Siena anche il riso gladio, oppure paste al farro o al timo, ma anche prodotti (no food) per la cura della persona a base di lavanda. Insomma c’è n’è per tutti i gusti, senza dimenticare il pezzo forte della Bottega, ovvero frutta e ortaggi, sempre freschi, di stagione in ogni periodo dell’anno. La spesa media per un pacco natalizio è sui 30 euro, ma si arriva anche a 80 euro, dipende dai ‘pezzi’ che finiscono nel cesto natalizio, un vino o un formaggio pregiato possono fare la differenza. «Anche per questo Natale la Bottega si conferma un punto di riferimento importante per i consumatori senesi – sottolinea Roberto Barbi, presidente della Spesa in Campagna Siena – con un costo contenuto si può fare bella figura e regalare delle vere e proprie tipicità che non si trovano altrove».