Superstrada ‘Due Mari’:  associazioni categorie economiche, “ necessarie procedure non ordinarie per poter completare prima possibile l’opera”

Sono oltre trent’anni che tutti condividono la necessità del raddoppio della Grosseto-Fano, arteria fondamentale che collega Siena con l’Adriatico ed il Tirreno. Siamo nel 2020 ed ancora non si vede la fine certa dei lavori. E’ dello scorso gennaio l’assegnazione, dopo mille traversie legali, del così detto “Quarto lotto”, mentre altre parti di questa importante arteria devono ancora avere certezze definitive sugli appalti e il conseguente inizio lavori. Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria, ribadiscono l’assoluta necessità di infrastrutture moderne e funzionali ai bisogni di imprese e cittadini. Tutto questo assume ancora maggiore importanza nella terribile fase economica che stiamo attraversando. Pur dovendo mantenere alta l’attenzione sulla legalità e la tutela dei lavoratori, per questa e le altre grandi infrastrutture del territorio, è necessario sospendere la burocrazia inutile. Il ponte di Genova testimonia che possono essere fatte norme ad hoc per le grandi opere. Pur non dovendo clonare quanto fatto in Liguria, è evidente che saltare gran parte dei cancelli burocratici, consentirebbe di assegnare in tempi brevi anche i lavori per la Due Mari. La storia della E78 dimostra come la selva di norme e la sottostante burocrazia che regola gli appalti, sia un freno inaccettabile per lo sviluppo e la messa in sicurezza della rete infrastrutturale. Che si chiami commissario, oppure in altro modo, significa poco. Importante è che si proceda nei tempi più brevi possibili a completare questa opera utilizzando, se necessario, norme e procedure non ordinarie.