Superstrada Siena-Grosseto: Pd provincia di Siena; “sulle infrastrutture in provincia c’è chi si impegna e chi rivendica meriti non suoi”

Dall’ Esecutivo e dal Segretario Provinciale del  Partito Democratico Siena riceviamo e pubblichiamo

“Riguardo l’ auspicato completamento della Grosseto- Siena della Due Mari (E78 Grosseto – Fano), la notizia  dell’approvazione da parte del CIPE del progetto definitivo  con adeguamento a quattro corsie della SS 223 “di Paganico” dal km. 41+600 al km. 53+400, un intervento di raddoppio da due a quattro corsie su un tratto di 11,8km del valore di 162 milioni, così come comunicato dall’ assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, non può che renderci soddisfatti. Un intervento seguito e sollecitato dalla Regione ad Anas, un passo in avanti importante per il completamento della futura Due Mari, infrastruttura strategica per la nostra Provincia e per il paese. Ci sfugge, in tutto questo, il ruolo assunto dal sindaco di Siena Luigi De Mossi, sbandierato con tanto di comunicato congiunto dagli assessori di Fratelli d’ Italia  Francesco Michelotti (Siena) e Fabrizio Rossi (Grosseto).Un ruolo, a detta loro, determinante per lo sblocco del lotto 9.E’ provato e dimostrabile che tutti gli avanzamenti infrastrutturali, in provincia di Siena, sono avvenuti quando il governo era del centrosinistra. Fratelli d’ Italia, il partito di Michelotti, non ha mai mosso un dito o detto una parola per l’ ammodernamento infrastrutturale della nostra provincia, salvo – a cose fatte – cercare di prendersi meriti non propri. Del resto questo governo non è nuovo a queste uscite. La scelta politica di inserire il lotto 9 nella programmazione l’ha fatta il centrosinistra. Le risorse da destinare le ha trovate il centrosinistra. Ci mancherebbe non fosse arrivato il progetto definitivo.Ora, la battaglia da fare è che si arrivi al progetto esecutivo e all’ indizione della gara d’ appalto. Nel frattempo a noi sembra che il Comune di Siena sia totalmente latitante dalla battaglia per ammodernare le infrastrutture. Non una parola sul lotto zero della Due Mari, sulla vertenza per la  Siena – Firenze, niente sull’ ammodernamento della Cassia tra Siena e Monteroni, un silenzio incredibile sulla questione ferrovie (non interessano l’elettrificazione della Siena – Empoli, il raddoppio tra Siena e Poggibonsi, migliori collegamento con Arezzo, Grosseto, con la TAV di Chiusi?) .Detto questo, saremmo ben lieti se il comune di Siena uscisse dall’isolamento nel quale in tutti i settori dopo la vittoria del centrodestra si è rinchiuso, e lavorasse con tutti i comuni per il bene del territorio.Le infrastrutture sono una questione centrale. Lo abbiamo ribadito con forza lunedì alla nostra festa provinciale, provando ad elencare le priorità, lo faremo per tutto il percorso di costruzione del programma per la Toscana del futuro. Fa piacere vedere che in questo percorso non siamo soli: il documento presentato dalla CGIL di Siena è, per quello che riguarda le necessità infrastrutturali, quasi perfettamente sovrapponibile al nostro. Perché chi davvero si interessa dei problemi del territorio lo conosce, lo studia, lo vive, ne rileva le criticità e si impegna per migliorarle.Dato i rapporti privilegiati che il governo della città di Siena dovrebbe avere con il governo nazionale una cosa però la potrebbero fare. Agire perché le risorse destinate a una legge ingiusta e a svantaggio delle fasce più deboli come la flattax, venissero destinate alle strade provinciali. Servono almeno un miliardo di euro. Questa sarebbe una vera operazione di giustizia sociale, a sostegno di tutti i territori”. Il documento è firmato dal segretario provinciale  Andrea Valenti, e dai membri dell’esecutivo provinciale del Pd Martina Borgogni,  CristinaCatani,  Daniele Cortonesi, Livia Gabbricci, Ginevra La Russa, Lore Lorenzi, Alessandro Masi, Silvana Micheli, Cristiano Ninci, Stefano Paolucci, Alessio Pianigiani, Massimo Roncucci, Alberto Taccioli .