Torrita di Siena: Circolo “Sinistra Italiana” esprime “perplessità per la delibera approvata nel consiglio comunale del 31 luglio scorso che prevede l’istituzione di una commissione comunale, dal nome “Memoria e ricostruzione storica”. Auspichiamo pertanto che la commissione non esprima giudizi diversi da quella che è la verità storica sulla resistenza torritese”.

Dal circolo della Sinistra Italiana di Torrita di Siena riceviamo e pubblichiamo

“Il circolo di Sinistra Italiana di Torrita di Siena esprime perplessità per la delibera approvata nel consiglio comunale del 31 luglio scorso,che prevede l’istituzione di una commissione comunale, dal nome “Memoria e ricostruzione storica”, che dovrà raccogliere ed analizzare tutte le informazioni possibili su alcuni episodi che si verificarono a Torrita nei giorni della sua liberazione dal nazifascismo del 1944.A seguito della mozione presentata dal consigliere di opposizione di Torrita bene comune Giorgio Bastreghi, il quale chiede espressamente che siano dedicati all’interno del territorio comunale, spazi e testimonianze visibili anche per i vinti e non solo per i vincitori, la maggioranza ha proposto di far partire i lavori della Commissione, in riferimento anche alle richieste fatte da alcuni consiglieri di opposizione nella precedente legislatura.Vogliamo ricordare che nel dibattito in consiglio comunale del 2015 si ipotizzò solo di fare una tavola rotonda di discussione sulla resistenza e di dare mandato all’Anpi torritese di fare una ricerca di eventuali documenti del periodo della liberazione di Torrita, non si parlò di fare una commissione comunale che evidentemente non avrebbe avuto la titolarità e le competenze per giudicare fatti accaduti più di settant’anni fa.La commissione istituita in Consiglio sarà infatti chiamata a rivalutare la posizione di alcuni cittadini torritesi che collaborarono con i nazi-fascisti e denunciarono alcuni giovani renitenti alla leva e che per queste ragioni furono ammazzati.La verità storica, anche sulla resistenza torritese è già stata accertata, e in questo momento storico in cui imperversa il revisionismo delle destre bisogna ribadire ancora con più forza che la guerra non fu una guerra civile, ma fu una guerra di liberazione dal nazifascismo. Dalla parte giusta della storia c’erano i partigiani che lottavano per la libertà e dalla parte sbagliata c’erano i fascisti, i collaborazionisti e le spie che stavano dalla parte degli oppressori nazisti.Auspichiamo pertanto che la commissione non esprima giudizi diversi da quella che è la verità storica sulla resistenza torritese, dato che invece l’obiettivo del consigliere Bastreghi, autore della mozione, è quello di far  sì che a Torrita vengano ricordati in maniera indistinta tutti i morti e che partigiani, fascisti e collaborazionisti siano messi sullo stesso piano. Un ultimo pensiero vogliamo dedicarlo ai componenti dell’opposizione di Torrita bene comune. Sono partiti con la certezza di una vittoria annunciata alle elezioni amministrative (annunciata solo per loro, perché era chiarissimo a tutti che non avrebbero vinto) poi, a seguito della disfatta elettorale hanno annunciato un’opposizione intransigente, e invece si sono divisi nel voto in due consigli comunali su tre.Diciamo che ce n’è abbastanza per consigliare loro di sciogliersi definitivamente”.