Torrita di Siena: domenica 20 gennaio un appuntamento, una tradizione che si rinnova da oltre il secolo scorso, l’antica fiera di Sant’Antonio

Domenica 20 gennaio un appuntamento, una tradizione che si rinnova dal oltre il secolo scorso: l’antica fiera di Sant’Antonio  di Torrita di Siena . Dedicata agli animali rimanda proprio all’antica tradizione di benedire e contrarre gli animali sopratutto quelli da fattoria.Le origini si perdono ormai nella memoria degli avi e se ieri era principalmente luogo d’incontro dove si concentrava maggiormente la contrattazione del bestiame in un economia prevalentemente agricola mediate da quell’antica figura del sensale oggi la fiera vuole essere anche un punto d’incontro tra il passato e il presente.Sarà la consueta benedizione degli animali da compagnia alle ore 10, davanti a Porta a Pago, impartita da Mons.Roberto Malpelo a dar inizio all’evento; contestualmente le mostre del bestiame selezionato della Valdichiana, in special modo la razza chianina a cura del Gruppo Allevatori Amatoriale Torritese e il mondo economico-produttivo a cura dela Pro-loco Torrita faranno da cornice per tutta la giornata alla grande fiera anche merceologica.Sono molte le iniziative di questa edizione, gli animali saranno protagonisti, nel pomeriggio, della singolare passeggiata a sei zampe; possibilità di una passeggiata a cavallo nella campagna circostante organizzata dal Club ippico Bellavista, mentre i bambini potranno apprendere le regole dell’educazione stradale a cura di A.M. Aretina. Per chi vuole vivere Torrita conoscere la sua storia, le sue leggende, la Pro-loco propone due visite guidate gratuite; l’appuntamento è alle ore 11,00 ed alle ore 15,30 sulla scalinate della chiesa Madonna delle Nevi appresso al Gioco del Pallone. “Questa fiera dalle origini antiche – commenta il Sindaco Giacomo Grazi – è un consolidato appuntamento d’inverno che si realizza grazie all’impegno e la sinergia delle associazioni, della pro-loco e del comune.Un’ affermazione delle tradizioni con una visione rivolta al presente dalle peculiarità enogastronomiche e alle tante caratteristiche tipicità ed usi del nostro territorio”