Toscana: autonomia differenziata; presidente  Rossi incontra ministro Boccia , “tutelare cittadini e unità del Paese”

di Tiziano Carradori

“Siamo di fronte ad un evidente cambiamento di metodo, con il ministro che viene qui a confrontarsi con noi e che dà alla questione un’impostazione che condivido: costruire una legge quadro a tutela di tutti cittadini e a salvaguardia dell’unità del Paese. Così come è importante fissare meccanismi certi per fare in modo che le risorse vadano a colmare le differenze tra le aree forti e le aree deboli all’interno delle regioni. Tutto ciò è musica per le nostre orecchie e la notizia è che dalla settimana prossima possiamo finalmente, dopo un anno di attesa senza che nulla accadesse, dare avvio ai negoziati tra la Toscana e lo Stato”.  Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, è molto soddisfatto  dell’incontro che ha avuto questa mattina a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati con il nuovo ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia.”Auguro a noi stessi e al ministro – ha aggiunto il presidente Rossi – che la legge quadro nazionale sia approvata entro la fine dell’anno, cosicché possiamo chiudere la legislatura regionale con l’accordo complessivo con lo Stato, per dare alla Toscana l’autonomia differenziata che chiediamo e che il nuovo quinquennio del governo regionale possa partire su nuove basi”.Il presidente Rossi ha poi sottolineato come sarà l’assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli, a partecipare ai negoziati. Bugli ha promesso di riferire al Consiglio regionale degli esiti degli incontri e si è detto contento che il ministro Boccia abbia espresso apprezzamento sulle richieste di autonomia presentate dalla Toscana.Si tratta della salute, del governo del territorio, dell’ambiente, della tutela del lavoro, di istruzione e formazione, dei beni culturali, dell’accoglienza dei richiedenti asilo, delle autonomie locali, del coordinamento della finanza pubblica e dei porti.”Siamo – ha precisato Enrico Rossi – per chiedere una autonomia limitata e concertata con il livello centrale, ma che tenga conto che in alcune materie, come la tutela del paesaggio e dell’ambiente, la legislazione regionale toscana è più avanzata di quella nazionale e che quindi su questo non si torni indietro. La nostra è una autonomia tesa a semplificare e a sburocratizzare, che valorizza la Regione nel quadro di una forte unità nazionale”.