Toscana: bilancio 2020, la Regione raddoppia gli investimenti e torna ad assumere

di Walter Fortini

Il bilancio di previsione per il 2020 e il triennale aggiornato fino al 2022 si appresta ad andare in consiglio regionale. “Sarà un bilancio fortemente improntato sugli investimenti, che ne è forse la cifra maggiormente distintiva – spiega l’assessore Vittorio Bugli – in perfetta continuità con il patto per lo sviluppo siglato in estate con le categorie e le organizzazioni sindacali: risorse che aiuteranno a dare slancio alla crescita economica. Inoltre non ci saranno aumenti di imposte regionali”. Addizionale Irpef, l’ Irap pagata dalle imprese e le tasse automobilistiche rimarranno infatti le stesse di un anno fa, ferme oramai dal 2013.Nel triennio in corso, quello dal 2019 al 2021, la spesa per investimenti finanziabile attraverso indebitamento valeva 230 milioni. Nel nuovo triennale, dal 2020 al 2022, salirà a circa 470 milioni, praticamente quasi più del doppio. E se si aggiungono le risorse europee assegnate alla Toscana ed altri trasferimenti vincolati la spesa cresce ulteriormente. “Oltretutto si tratta in gran parte – si sofferma Bugli – di opere o già avviate o da mettere molto velocemente a gara.” Un piano di investimento concreto dunque e non un libro dei sog ni, reso possibile grazie anche alla maggiore flessibilità concessa alle Regioni con le ultime due finanziarie.

Strade, difesa idraulica e sanità
Una parte importante degli investimenti riguarda la difesa del suolo: 100 milioni l’anno, seguendo il trend degli ultimi esercizi, per sostenere interventi utili a prevenire e contrastare le conseguenze più spiacevoli dei cambiamenti climatici. L’altra grossa fetta interessa la mobilità. E poi naturalmente c’è la sanità: 150 milioni in tre anni con risorse regionali, che si sommano ai 200 milioni supplementari che arriveranno per l’edilizia sanitaria dal livello nazionale e a quanto previsto di investimenti finanziati dal sistema sanitario regionale. In totale, per la sanità, si tratta di 1,5 miliardi di investimento nei prossimi anni.Su strade e mobilità gli investimenti sostenuti con risorse regionali ammontano a 160 milioni (67 nel 2020, 65 nel 2021 e 26 nel 2022): ci stanno all’interno 74 milioni destinati alla viabilità regionale e locale, altri 18,5 milioni per opere su strade statali di competenza Anas, oltre 14 milioni per interventi ferroviari (a partire dal raccordo di Livorno), risorse per nuovi bus e treni da acquistare, 3,2 milioni per la viabilità dei piccoli comuni, quasi 7 milioni per le piste ciclabili e quasi nove per interventi sui porti regionali e la realizza zione di aree per la logistica industriale nel porto di Piombino.Questi investimenti ne attiveranno altri per 350 milioni provenienti da Stato, Ue e accordi di programma e infatti con il Por Fesr 2014-2020 e il Fondo Sviluppo e Coesione la spesa supera i 500 milioni. Se poi si aggiunge la parte di investimenti cofinanziata da Rfi e dalle autorità portuali l’asticella si alza addirittura sopra il miliardo.Un intervento particolare interessa i piccoli Comuni con meno di cinquemila abitanti: 20 milioni in tre anni per effettuare nuovi investimenti. Un intervento straordinario, mai effettuato fino ad ora, che consente in modo agile di realizzare nuove opere e proseguire e rafforzare le politiche verso i territori “marginali” e le aree interne stimolando l’economia anche in queste parti di territorio.Per le amministrazioni comunali, frutto di un emendamento che la giunta regionale ha presentato in commissione bilancio, sono stati trovati anche altri 800 mila euro che portano a 2,5 milioni le risorse per il nuovo bando sulla videosorveglianza, su cui complessivamente nel corso della legislatura sono stati investiti quasi 6 milioni.

Sobri e solidali
“Possiamo dirci soddisfatti – commenta Bugli, con una sorta di bilancio di legislatura – In questi anni non ci siamo chiusi a riccio rispetto ad una chiamata che veniva dal Paese per contribuire al suo risanamento, anche se poi a livello nazionale non mi sembra che ci siano stati grandissimi risultati. Ma noi questa partita l’abbiamo comunque giocata fino in fondo, cercando di essere sobri al massimo ma senza sacrificare niente delle nostre politiche”.Il bilancio regionale vale oggi circa 11 miliardi di euro e 7 sono costituiti dalla sola sanità. Le risorse libere extra-sanità sono circa 1 miliardo e 400 milioni. “All’inizio della legislatura – ricorda Bugli – erano 2 miliardi e 250 milioni. L’ultima finanziaria ci ha permesso una maggiore flessibilità di spesa. I tagli sono comunque rimasti”.“In questi anni abbiamo molto tirato la cinghia – prosegue -. Abbiamo iniziato dall’alto, dalla politica (con la riduzione da 65 a 40 consiglieri regionali) all’alta dirigenza. Con la pre-Fornero si è alleggerita la spesa per il personale attraverso 260 pensionamenti. Siamo riusciti a non sacrificare le nostre politiche e ora diamo questa forte spinta agli investimenti”.

Nuovi concorsi in Regione
“Ma adesso – conclude l’assessore – con i sacrifici fatti in questi anni possiamo anche tornare moderatamente a irrobustire la macchina ed assumere di nuovo: soprattutto nei settori che riguardano le nuove competenze riassorbite dalle Province”. Nei primi mesi dell’anno ci saranno infatti nuovi concorsi, per almeno 240 nuove assunzioni che si sommano ai circa 3250 dipendenti (compreso il migliaio di ex provinciali) già oggi in servizio. Una parte compenserà le uscite per pensionamento che ci saranno. E’ stato siglato, dopo dieci anni, anche un nuovo contratto decentrato che sblocca le progressioni orizzontali del personale più anziano. Ed altre 240 assunzioni sono previste attraverso l’agenzia Arti con i finanziamenti statali per i Centri per l’impiego, che da un paio di anni sono tornati sotto la direzione della Regione.