Toscana: caccia primo obiettivo della Conferenza regionale. Scaramelli: “Condividere insieme le scelte sul futuro venatorio”

“A Braccagni, nel grossetano, oggi e domani la Conferenza regionale della caccia 2019. A dieci anni dall’ultima Conferenza regionale della caccia, la Regione Toscana ha organizzato un importante momento di condivisione e confronto a livello regionale con le associazioni dei cacciatori. Presente, come sempre, all’appuntamento con tutto il mondo venatorio, agricolo e della protezione ambientale per condividere insieme le scelte sul futuro della gestione faunistico venatoria in Toscana”. Così il Consigliere Stefano Scaramelli intervenendo alla  Conferenza regionale sulla caccia che proseguirà fino a domani al Centro fiere del Madonnino di Grosseto.   In ventitré anni, dal 1995 al 2018, i cacciatori toscani si sono dimezzati  – da oltre 145mila sono passati a poco meno di 72 mila – e l’età media è andata ad aumentare. Sono un po’ di più nelle aree periferiche, di meno in quelle metropolitane.Ed è stato un trend costante, con quasi un terzo delle doppiette toscane (il 30%) che conta oggi tra i 60 e i 70 anni, ancora di più (il 32%) oltre settanta e appena il 7 per cento da 18 a 39 anni. Numeri che in prospettiva disegnano un possibile ulteriore dimezzamento dei cacciatori toscani, un sesto di quelli di tutta Italia, entro il 2030, quando saranno appena 35 mila. Il secondo dato emerso alla Conferenza regionale riguarda l’uso del territorio: le aree boscate sono cresciute. Sono passate da 983 mila ettari a 1 milione e 209 mila dal 1985 al 2013,  il 23 per cento in più, complice la specializzazione agricola (vigne e olive) e l’abbandono dei piccoli poderi promiscui. Il risultato è che gli ungulati sono aumentati. Due dati, numerici, da cui non si potrà prescindere nei prossimi mesi. Con lo scemare dei cacciatori sono diminuite anche le entrate e più complicata si è fatta la gestione degli ambiti di caccia negli anni scorsi. Ma in questo caso il periodo più complicato è già alle spalle.  “Questa due giorni è un’occasione per fare il punto sul lavoro fatto ma per guardare soprattutto avanti – ha detto l’assessore regionale Marco Remaschi –. Dobbiamo confrontarci di più e trovare soluzioni condivise, con senso di responsabilità e pazienza. E in questo percorso dobbiamo tenere conto anche di chi la pensa in maniera diversa”.