Toscana: capogruppo regionale Torselli (FdI),” nessun aiuto alle imprese per assumere gli stagionali. Stop al reddito di cittadinanza.  Bocciata la proposta di Fratelli d’Italia che chiedeva di istituire un fondo a sostegno delle aziende per assumere i lavoratori stagionali”

“Se offrono 750 euro a una persona per stare sul divano a giocare a Fifa 2021 e 700 per fare il cameriere in un ristorante, poi è ovvio che ci sia carenza di manodopera stagionale! Aboliamo le mancette e diamo alle imprese i contributi necessari ad adeguare gli stipendi dei giovani e degli stagionali agli standard europei: se la scelta diventa tra lo stare gratis sul divano a giocare alla PlayStation e lavorare per riscuotere uno stipendio dignitoso, vedrete la manodopera stagionale non mancherà più. I nostri ragazzi non sono ‘choosy’ così come li definiva l’ex ministro Elsa Fornero, bensì abituati ad un sistema iper-assistenzialista che blocca la crescita economica del nostro Paese” dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.   “Per gli immigrati i soldi pubblici ci sono sempre, per i giovani italiani mai. Per questo abbiamo presentato in Consiglio regionale la proposta di creare un fondo a sostegno delle imprese nell’assunzione dei lavoratori stagionali. Sapete come è andata a finire? Il nostro ordine del giorno è stato respinto dalla maggioranza che sostiene il governatore Giani. Ma che razza di Paese è quello che paga i propri giovani per stare sul divano e poi va a cercare la manodopera (sotto pagata) negli altri continenti? Siamo di fronte ad un cortocircuito assurdo. Nessuno dei blasonati politici al Governo dell’Italia e della Toscana si è mai chiesto il motivo per cui le aziende possano offrire solo stipendi così bassi? Eppure la risposta sarebbe semplice: siamo di fronte ad una folle tassazione sul lavoro e il cuneo fiscale presente nel nostro paese è il più alto in Europa. A questo va aggiunto anche il reddito di cittadinanza, che per qualcuno avrebbe dovuto abolire la povertà, ma che in realtà ha abolito soltanto la voglia di qualcuno di cercarsi un lavoro. Dal canto suo – conclude Torselli – la sinistra toscana ha dimostrato anche oggi di aver voltato definitivamente le spalle al mondo del lavoro. Basta proclami e libri dei sogni, servono politiche efficaci di ripresa economica”.