Toscana : consigliera regionale Anna Paris (Pd), « per la prevenzione dell’usura serve rifinanziare il fondo di garanzia»

Rafforzare e rendere organiche le azioni di contrasto al fenomeno dell’usura incrementando il fondo integrativo di garanzia destinato alla Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura ONLUS, alla luce del ruolo svolto e dei risultati conseguiti nel fronteggiare il dilagare di questo fenomeno e delle ulteriori esigenze causate dall’attuale momento di crisi economica e sociale, e costituendo con tempestività il Coordinamento regionale per la prevenzione dell’usura al fine di permettere a questo organismo di svolgere in modo effettivo le importanti funzioni attribuite dalla legge regionale, sono gli impegni stabiliti dalla mozione presentata in Consiglio regionale dalla consigliera Anna Paris (Pd).  La consigliera spiega: «Dal Rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione in Toscana si evince che il fenomeno dell’estorsione e dell’usura è endemico e talvolta in interazione con la criminalità organizzata, apparentemente meno violenta ma più pervasiva soprattutto nei confronti delle imprese, acquisendo le quali, grazie alla propria cospicua disponibilità di risorse finanziarie, può dilagare nell’economia legale». «Il ruolo delle Fondazioni e delle Associazioni antiusura si è rivelato fondamentale in molti casi, visto che i soggetti potenzialmente esposti necessitano di ‘accompagnamento’ dal momento in cui si presentano per la prima richiesta d’aiuto in poi – continua Anna Paris – evidenziando che la Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura è presente nelle principali città della Toscana, si avvale di 44 centri di ascolto, istituiti presso le Misericordie, e opera grazie alle specifiche professionalità di circa 200 volontari che hanno ricevuto più di 26.800 persone dal 2005 ad oggi. La Fondazione svolge un ruolo importante in quanto fornisce informazioni e consulenze finanziarie, riorganizza bilanci familiari, rilascia garanzie a banche convenzionate per agevolare la concessione di finanziamenti a persone, famiglie e micro imprese prevenendo così l’esclusione finanziaria di soggetti deboli che potrebbero potenzialmente rivolgersi ai canali illegali del credito».  «La pandemia ha inciso in maniera negativa sul tessuto socio-economico già provato dai riflessi della crisi iniziata nel 2008 facendo incrementare le possibilità che sia gli operatori economici sia i singoli cittadini in gravi difficoltà finanziarie divengano vittime della criminalità – aggiunge la consigliera del Partito Democratico – Per questo occorre intervenire con decisione con misure concrete: innanzitutto valutando l’opportunità di incrementare il fondo costituito con risorse regionali nel 2013 e finalizzato a rilasciare garanzie per la concessione di “microcrediti di solidarietà”, e poi dando tempestiva attuazione al Coordinamento regionale per la prevenzione dell’usura, strumento per poter valutare quali siano le azioni più efficaci da mettere in atto in modo coordinato a livello regionale, e al contempo per rafforzare il ruolo e le risorse della Fondazione».