Toscana: Coronavirus; appello di Stefano Scaramelli (capogruppo regionale Italia Viva) , “occorre ascoltare il silenzioso grido di aiuto dei ragazzi disabili e delle loro famiglia e occorre  ripartire con le attività sociali, educative, riabilitative, diurne e di socializzazione. In sicurezza, ma ripartire . Occorre non disperdere i progressi fatti magari in anni. Nessuno a livello nazionale ne tiene conto. Tocca alla Toscana agire e prendersi la responsabilità”

Il presidente della commissione regionale sanità Stefano Scaramelli (capogruppo di IV) ha lanciato su Fb un appello che pubblichiamo

“C’è un grido #silenzioso che mi sento di voler e dover accogliere in questi giorni di ordinaria follia. Silenzioso quanto assordante. Non hanno followers, non sono politicamente rilevanti, non votano, non si lamentano, non criticano nè protestano, le loro famiglie non hanno tempo né voglia di ascoltare una diretta facebook o leggersi un DPCM.Sono i ragazzi #disabili, spesso minori ma non solo, in particolar modo coloro che convivono con disabilità mentali, neuropsichiatriche e motorie, coloro che faticano da sempre, non da due mesi, coloro che la vita l hanno presa di petto da sempre. Coloro che sono un tutt’ uno con le loro famiglie, coloro che chiedono aiuto alle loro associazioni, coloro che sognano liberi nella loro mente di superare un confine che certamente questa pandemia né limiterà né alimenterà.Nessuno a livello nazionale ne tiene conto, nessuno né prende mai in considerazione ansie e preoccupazioni, nessuno né parla e sa dire quando un servizio assistenziale potrà ripartire. Questa volta tocca a noi fare la differenza. Tocca alla #Toscana ancora una volta agire e prendersi responsabilità. E sono convinto che la Toscana sarà in grado di farlo. Occorre ascoltare questo silenzioso grido di aiuto e occorre a mio avviso #ripartire con le attività sociali, educative, riabilitative, diurne e di socializzazione. In sicurezza, ma ripartire Occorre non disperdere i progressi fatti magari in anni, occorre proseguire nel sostegno psicologico, psicomotorio e relazionale, nel servizio da dare a tante persone, che non saranno followers di nessuno ma che sono sé stesse, e come tali necessitano di sostegno.Per me, e mi auguro per tutti noi e per tutti coloro che vorranno condividere questo appello, questa diventerà una priorità da ora in avanti. Una priorità che rende umana una #comunità che sa ascoltare e aiutare.Anche questa volta, uniti, compatti e senza dividersi, potremmo farcela. Se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi due mesi, è che in una comunità fatta di persone, nessuno può salvarsi da solo. Bene, iniziamo da chi più di altri ha #bisogno dell’altro, oggi come ieri.”