Toscana: Coronavirus ; capogruppo regionale FI Marchetti, «infermieri, tutti dentro.Graduatoria con 3.761 idonei, chiamati solo 1.333. No: servono tutti»

«Non ha più importanza, ora, che il concorsone Estar per reclutare infermieri sia stato fatto male, fotografato, con le domande corrette o meno. In questo momento dal 2 marzo scorso con determinazione dirigenziale numero 300 (link a fondo testo, ndr) è stata resa ufficiale una graduatoria comprendente 3.761 infermieri idonei all’assunzione. Tutti dentro! Invece l’11 marzo scorso è stata diramata una chiamata straordinaria per l’assunzione complessiva di 1.333 infermieri soltanto (link a fondo testo, ndr). In questo momento, anche in via temporanea e straordinaria, assorbiamoli tutti»: a chiederlo è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti. Marchetti nei mesi scorsi si è più volte occupato del concorso infermieri esperito da Estar: «Mi sono battuto al fianco dei candidati e dell’Ordine delle professioni infermieristiche affinché venissero sanati, o quanto meno soppesati, i profili di irregolarità a cui il concorso ha offerto il fianco. Ora però si è andati avanti – incalza Marchetti – la graduatoria c’è e comprende 3.761 infermieri pronti per entrare in servizio. Avanti! Altro che solo 1.333! Servono tutti. Naturalmente trattandosi di una situazione straordinaria per chi dovesse rinunciare non ci sarà alcuna penalità per il futuro ingresso a ruolo, ma adesso chi può venga inserito in turnazione. Subito, senza aspettare il trabocco dell’emergenza il cui picco qui è atteso tra qualche settimana ma che già sta piegando i nostri sanitari. Ci sono da garantire le turnazioni in maniera che chi opera da giorni in trincea possa anche riposare, ci sono da assicurare le prestazioni nei reparti no-covid… c’è un bisogno estremo e assoluto. Utilizziamo queste giornate prima del picco per perfezionare le procedure burocratiche di inserimento straordinario del personale infermieristico per tutto quel che si può. Velocemente. Facciamoci trovare pronti e conduciamo la battaglia a guardia altissima».