Toscana: Coronavirus; Cgil-Cisl-Uil del commercio chiedono alle aziende di prendere immediate misure precauzionali a tutela di lavoratori e clienti 

In Toscana Cgil-Cisl-Uil del commercio hanno chiesto alle aziende di prendere immediate misure precauzionali a tutela di lavoratori e clienti . In una lettera inviata alle controparti e alle associazioni di categoria (Confcommercio Toscana, Confesercenti Toscana, Confartigianato Toscana, CNA Toscana, Unioncamere Toscana, Confapi Toscana, Confindustria Toscana, Lega Cooperative Toscana, A.N.C.C., Federdistribuzione, Carrefour, Esselunga, Coin, Conbipel, Ikea, Leroy Merlin, Metro, Oviesse, Pam Panorama, Penny Market, Rinascente, Zara), i sindacati Filcams Cgil Toscana, Fisascat Cisl Toscana e Uiltucs Toscana – viste le ulteriori misure previste dal Governo sulla questione Coronavirus ed in relazione alla situazione dei lavoratori del commercio e della grande distribuzione -, al fine di contenere il contagio e salvaguardare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori, particolarmente esposti a causa dell’affollamento della clientela, chiedono che vengano prese immediate misure precauzionali al fine garantire i lavoratori e i clienti. In particolare:
• esporre all’ingresso dei punti vendita il decalogo del Ministero della Salute;
• esporre all’interno dei punti vendita una speciale cartellonistica, indirizzata alla clientela, che sensibilizzi il cliente, rispetto alle misure igieniche previste e alle distanze da tenere verso i lavoratori;
• Dotare i lavoratori di guanti usa e getta e gel alcolico per il lavaggio delle mani;
• Mettere a disposizione dei clienti nel punti vendita dispenser con gel alcolico per il lavaggio delle mani;
• Eseguire interventi di pulizia e sanificazione straordinaria dei punti vendita e per tutta la durata dell’emergenza, rendere strutturali tali interventi;
• Prevedere in caso di afflussi importanti di clienti nel punto vendita, modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei punti vendita, tali da garantire ai frequentatori il rispetto della distanza di almeno 1 metro;
• Coinvolgere i Rappresentanti dei Lavoratori alla sicurezza, le RSU/RSA e le OO.SS territoriali sulle eventuali misure in materia prese dalle aziende, fermo restando l’avvio di un ulteriore confronto in caso di nuovi sviluppi o nuove modalitá da adottare che si rendessero necessarie in futuro.