Toscana: Coronavirus, il Dipartimento Regionale Toscano Scuola di Fratelli d’Italia esprime forte preoccupazione per gli alunni delle Scuole della Regione

Da Michela Senesi, Responsabile del Dipartimento Regionale Toscano Scuola di Fratelli d’Italia, ed Elena Bardelli, Responsabile del Dipartimento Scuola per la Provincia di Pistoia  riceviamo e pubblichiamo

 

“In Lombardia 14 casi di coronavirus e 2 in Veneto, persone contagiate da individui che non presentavano sintomi. Il nuovo coronavirus è in Italia e ci è arrivato esattamente nel modo in cui sin dall’inizio dell’epidemia vi avevano detto potesse arrivare: un individuo proveniente dalla Cina che, spesso asintomatico, ha infettato un italiano che, a sua volta, ha infettato altre persone. Il governatore della Toscana ha dichiarato che considerare la possibilità che i pazienti asintomatici potessero trasmettere l’infezione era da bugiardi e da male informati. A sostenere che l’isolamento delle persone provenienti dalla Cina fosse l’unico modo efficace per evitare il diffondersi del virus in Italia è stato definito da allarmisti e fascio-leghisti . Ora purtroppo è evidente che chi trattava la situazione con superficialità si sbagliava. Era facile avere ragione nel sostenere che bastava leggere i lavori scientifici e le notizie affidabili, senza gli occhi offuscati dall’ideologia o da secondi fini. Non c’è da stupirsi se i casi aumenteranno…Quello che bisognerebbe fare è bloccare ora l’ulteriore diffusione di questo virus. La modalità sarebbe semplice, tutti quelli che hanno avuto un contatto con le persone infettate devono stare in quarantena. Tutti in isolamento per quattordici giorni. E lo stesso dovrebbe valere, senza alcuna eccezione, per chi viene in Italia dalla Cina, facendo scalo in altri aeroporti. Non è il momento del panico e non è il momento delle polemiche. E’ il momento di prendere le decisioni giuste per bloccare la diffusione di un pericolosissimo virus. I 2500 cinesi di ritorno dal Capodanno in Toscana possono costituire un pericolo reale per la popolazione della Nostra Regione? E le scuole? A questo punto occorrono meno superficialità e provvedimenti precisi perché non si tratta di razzismo ma della sicurezza dei nostri ragazzi”.