Toscana: Coronavirus; pensionati Cia soddisfatti per gli orti aperti . Importante a livello fisico e per tutela ambiente
«La riapertura degli orti anche per gli hobbisti, permetterà a molte persone di riprendere un minimo di attività fisica ma soprattutto di contribuire affinché si tuteli il territorio e non si perda un patrimonio paesaggistico che in Toscana è rappresentato dai tanti appezzamenti familiari». A sottolinearlo è Enrico Vacirca presidente dell’ANP Cia Toscana, che accoglie con particolare favore l’ordinanza del presidente della Regione Enrico Rossi sulla ripresa della cura degli orti anche per gli amatori. Nell’ordinanza si riporta che oltre agli imprenditori agricoli, anche chi si dedica alle attività agricole in via hobbistica possa svolgere le operazioni colturali che la stagione impone e che sono necessarie alla tutela delle produzioni vegetali e alla cura degli animali allevati. La situazione che stiamo vivendo ha modificato radicalmente le abitudini dei pensionati – evidenzia Anp Toscana – rendendo difficile adattarsi alle restrizioni. Sono state molte le richieste dei nostri associati per poter riprendere le attività in orti e appezzamenti familiari. Anp Toscana plaude all’apertura concessa dalla Regione, ma invita tutti i pensionati alla responsabilità. Lo spostamento all’interno del comune e verso altri comuni può essere giustificato con la necessità di provvedere allo svolgimento delle attività di agricoltura amatoriale purché sia effettuato non più di una volta al giorno, da massimo due componenti per nucleo familiare. Sarà indispensabile, continua Anp Toscana, non abbassare la guardia e rispettare rigorosamente le norme previste per il distanziamento sociale, specialmente quando si tratta di orti sociali e comunque limitare al minimo indispensabile l’uscita di casa per svolgere le attività esclusivamente quando queste saranno estremamente necessarie.«Come pensionati non possiamo dimenticarci di attenerci alle regole in quanto soggetti maggiormente suscettibili al virus – conclude Vacirca, che ha accolto con estremo rammarico la notizia dei numerosi anziani che hanno contratto il virus all’interno delle RSA. «Una tragedia che colpisce spesso persone fragili e bisognose di cure» conclude il presidente Anp.