Toscana: Coronavirus, un compenso giornaliero aggiuntivo, dai 45 ai 20 euro in più, per tutti i sanitari impegnati nella lotta al virus

di Pamela Pucci

Una gratificazione concreta, oltre ai ringraziamenti e alla stima, per testimoniare la gratitudine della Toscana a tutti gli operatori sanitari per il loro sforzo eccezionale nel periodo dell’emergenza da Coronavirus e per il rischio biologico cui sono e sono stati sottoposti nell’esercizio delle loro funzioni. Ai dipendenti delle strutture sanitarie pubbliche toscane saranno assegnati giornalmente dai 45 ai 20 euro in più (distinzione in tre fasce a seconda del rischio biologico cui sono esposti), per il periodo dal 17 marzo al 30 aprile 2020. Questo è quanto stabilito in un accordo sottoscritto nel pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana, dal presidente della Giunta Regionale Enrico Rossi e dai rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL, della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie. “E’ urgente inviare un segnale concreto di riconoscimento a tutti gli operatori della sanità – spiega il presidente Rossi – e lo facciamo assegnando a tutti, a valere dal 17 marzo scorso, una gratificazione economica giornaliera. Avevamo già stabilito di aumentare le retribuzioni del personale sanitario, ma visto che per il momento non sono state ancora assunte decisioni nazionali, abbiamo scelto di anticipare i tempi utilizzando risorse provenienti dal crowfunding”.”Gli istituti previsti dai contratti collettivi nazionali di riferimento – aggiunge Rossi – non sono evidentemente adeguati a coprire lo sforzo eccezionale richiesto in questo momento e non bastano nemmeno ad esprimente la riconoscenza che dobbiamo al personale che opera negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie, a chi lavora con spirito di sacrificio e senso del dovere affrontando rischi personali e condizioni lavorative difficili e disagevoli. Dato che il rischio è ; lo stesso per tutti, il compenso sarà equamente distribuito tra tutti i dipendenti, a prescindere dal ruolo e dalla qualifica rivestiti, differenziandosi solo in base alla percentuale di rischio cui i lavoratori sono stati esposti: maggiore nei reparti a contatto diretto con malati Covid-19, minore per chi opera comunque in sanità ma in reparti meno esposti”.
“Presto- conclude il presidente – un accordo analogo verrà firmato anche per quanto riguarda gli operatori della sanità privata e delle RSA”.

L’indennità giornaliera da 45 euro, la più alta, verrà assegnata a medici e membri del comparto che operano in questi settori:
– malattie infettive
– DEA, OBI, HDU
– Degenze COVID
– Rianimazioni, Terapie Intensive
– USCA -Assistenti sanitari, ove i destinati alla presa in carico dei pazienti Covid
– Bed Manager
– Tecnici perfusionisti ECMO
– Laboratorio: lavoratori operanti presso strutture sanitarie ovunque collocate che siano addetti al  trattamento dei campioni biologici per esami Covid ovvero alla effettuazione di test o campioni dello stesso tipo.
– Radiodiagnostica: operatori in servizio presso strutture di diagnostica per immagini che effettuano esami   verso pazienti provenienti dai percorsi ospedalieri Covid.
– Obitorio
– Front Office.

L’indennità di 25 euro spetterà invece a medici e comparto di questi settori:
– SPDC
– territorio, in servizio presso strutture afferenti a percorsi ospedalieri e territoriali Covid non ricompresi nella fascia A
– ostetricia
– dialisi
– altre degenze
– check-point.

Infine 20 euro aggiuntivi al giorno spetteranno a tutti i restanti operatori.