Toscana:  dalla Regione oltre 270milioni per la disabilità, non autosufficienza e Vita indipendente. Stefano Scaramelli (PD)  soddisfatto, “Politiche sociali nostra priorità. Toscana impegnata e vicina ai più deboli ”

“Il sociale priorità nelle politiche della Toscana E lo stanziamento da parte della Giunta di oltre 270milioni di euro per la disabilità, la non autosufficienza e la Vita indipendente lo dimostrano. La Regione Toscana continua ad investire nel sociale aumentando importi, programmi e idee per stare al fianco delle famiglie” . Così il presidente della commissione sanità Stefano Scaramelli (Pd) soddisfatto dell’impegno che la regione dimostra verso questi temi. Nello specifico per la disabilità, la non autosufficienza, la Vita indipendente nel 2019 saranno investiti oltre 270milioni di euro che comprendono anche interventi sul progetto sperimentale di adattamento domestico per il sostegno alla domiciliarità e l’adeguamento della quota sanitaria per la non autosufficienza all’interno delle Residenze sanitarie assistenziali. Alle Zone distretto o alle Società della Salute sarà assegnata la cifra complessiva di 63.878.675 euro per la non autosufficienza, di cui: 54.878.675 per l’estensione dei servizi domiciliari alla popolazione in condizioni di disabilità e di non autosufficienza di età superiore ai 65 anni, e il sostegno al sistema integrato a favore delle persone non autosufficienti di età inferiore ai 65 anni; e 9milioni per la continuità dei progetti di Vita indipendente. Sull’adeguamento della quota sanitaria per le Residenze Sanitarie Assistenziali, dal 2017 la Regione dà indicazione alle Aziende sanitarie di utilizzare la somma complessiva di 202 milioni per l’inserimento di persone anziane ultra 65enni non autosufficienti in Residenze sanitarie assistenziali e Centri diurni. Dal primo gennaio 2019, la quota sanitaria viene adeguata, attuando un incremento di 0,60 euro al giorno, e un ulteriore aumento (0,40 euro) al giorno è previsto dal 1° gennaio 2020. Di conseguenza, nel 2019 la somma complessiva per l’inserimento di persone anziane ultra 65enni non autosufficienti in Residenze sanitarie assistenziali e Centri diurni passa a 204.316.600. Le azioni intraprese dal 2017 per garantire su tutto il territorio regionale livelli uniformi di prestazioni offerte dalle Rsa, la libera scelta dei cittadini e, al contempo, fornire una cornice di regole e condizioni certe all’interno delle quali i gestori delle strutture possano svolgere la loro attività e il sistema pubblico programmare e controllare le azioni di governance, ha permesso l’incremento costante delle persone prese in carico in Rsa e Centri diurni. Dalle 13.627 persone assistite in Rsa nel 2016, siamo passati alle 15.388 nel 2018. Per quanto riguarda i Centri diurni, gli assistiti nel 2017 erano 1.886, mentre nel 2018 sono stati 2.144.