Toscana : danni da maltempo per imprese agricole, aperta scheda per chiedere ristori. Intanto la Coldiretti denuncia 300 mila euro di danni ai castanicoltori a causa del ‘marciume’ avvenuto nell’ultima stagione
A seguito degli eventi alluvionali del 12 e 13 febbraio scorsi che si sono abbattuti su alcune zone della Toscana con conseguenze sulle coltivazioni e problemi alle imprese agricole, sul portale di Artea è stata aperta la scheda di segnalazione dei danni.Le imprese agricole potranno segnalare i danni alle produzioni per dar modo alla Regione Toscana di richiedere al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare la deroga al dec.lgs.102/2004 e richiedere l’intervento del fondo di solidarietà nazionale. “Ci siamo subito attivati – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – per fornire una risposta rapida ed efficace ai danni provocati alle imprese agricole nei territori della Toscana colpiti in questi ultimi giorni e a metà gennaio. Cercheremo di capire e quantificare i danni e studieremo i tipi di interventi che si possono applicare”. L’eventuale ristoro potrà essere attivato solo se il danno risulta almeno del 30 per cento della produzione lorda vendibile. Il termine di presentazione delle richieste scade alla mezzanotte del 7 marzo 2025. Intanto la Coldiretti denuncia 300 mila euro di danni ai castanicoltori in seguito all’attacco eccezionale del marciume delle castagne avvenuto nell’ultima stagione. Due terzi dei quali nelle marronete del Mugello, terra del pregiato Marrone IGP, da dove era partito l’allarme. L’altro areale duramente interessato dalla temibile malattia fungina che colpisce il castagno rendendo il prodotto non più commercializzabile è quella del Monte Amiata con le denunce che sono arrivate principalmente dalle aziende di Castel del Piano, Arcidosso, Santa Fiora e Seggiano. Il marciume delle castagne è una vera e propria calamità per la castanicoltura che ha nei cambiamenti climatici un alleato. In particolare, le condizioni che ne favoriscono lo sviluppo e la diffusione, sono pioggia, caldo e umidità, fattori che hanno caratterizzato la seconda parte della passata stagione facendo esplodere il fungo.