Toscana: demenze, accordo Regione-Aima-Anci per una comunità consapevole e accogliente

di Lucia Zambelli

– Rendere la comunità consapevole, accogliente e solidale nei confronti delle persone con demenza e delle loro famiglie può contribuire a rompere l’isolamento, promuovere l’integrazione sociale e in sostanza a migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari. E’ questo il senso dell’accordo che verrà siglato a giugno tra Regione Toscana, Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer) di Firenze e Anci Toscana. L’accordo è stato intanto approvato dalla giunta nel corso dell’ultima seduta, con una delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute e al sociale.La Toscana, con il Piano Regionale Demenze del 2017, ha pienamente recepito le indicazioni del Piano Nazionale Demenze: entrambi i Piani hanno come obiettivo primario l’aumento della consapevolezza e la riduzione dello stigma, per un miglioramento della qualità della vita della persona affetta da questa patologia e della sua famiglia. Nei Piani, nazionale e regionale, si prevede di supportare persone con demenza e famiglie, fornendo loro corrette informazioni sulla malattia e sui servizi disponibili, e facilitare un accesso più tempestivo possibile ai servizi stessi; migliorare la qualità della vita e della cura e promuovere la piena integrazione sociale, anche attraverso strategie di coinvolgimento personale e familiare; favorire tutte le forme di partecipazione, in particolare attraverso il coinvolgimento di famiglie e associazioni, sviluppando l’empowerment delle persone e della comunità.La demenza – si legge nell’accordo – presenta bisogni di cura della persona e bisogni di sostegno della famiglia. In Toscana si è fatto, e si continua a fare, un percorso di potenziamento e innovazione dei servizi specifici per la demenza, ma molti bisogni sono solo parzialmente accolti. La malattia ha, tra l’altro, pesanti ripercussioni sulle relazioni sociali del nucleo familiare, che si riducono progressivamente negli anni. Rendere la comunità più consapevole e accogliente può senz’altro contribuire a rompere l’isolamento, mantenere vive le relazioni sociali e sostenere le famiglie.Obiettivo dell’accordo è definire le linee di indirizzo per il progetto regionale “Solidarietà per la demenza” e per la costruzione di una “Comunità consapevole e solidale verso la demenza”. Il primo passo, si dice nell’accordo, è chiedere ai veri esperti, cioè alle persone con demenza e ai loro familiari, di esprimere bisogni ed esigenze. Il percorso indicato nell’accordo prevede la realizzazione, in collaborazione con uno o più Comuni della Toscana, di un programma di eventi, rivolto, oltre che ai malati, ai familiari, alla rete sociale, alle scuole, agli addetti ai lavori: convegni, eventi culturali e artistici, programmi educativi sul tema della diversità, incontri sugli stili di vita, conduzione di “gruppi di narrazione”.