Toscana: elezioni regionali; il Partito Comunista si presenterà in modo indipendente con candidato Presidente Salvatore Catello

Il Partito Comunista si presenterà in modo indipendente alle prossime elezioni regionali del 2020 della Toscana con candidato Presidente Salvatore Catello. Giovedì 12 dicembre a Siena a Palazzo Patrizi il Partito Comunista incontra la città non solo con Catello ma anche con il capolista Lenny Bottai e il segretario generale Marco Rizzo. Il comitato regionale del Partito Comunista in Toscana ha deciso infatti di raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni regionali che si terranno nella primavera 2020. La raccolta firme presenta un obiettivo molto alto, oltre 10 mila firme suddivise su tutto il territorio regionale. “Ovviamente questo trattamento – ricorda una nota .-non è riservato ai partiti presenti al Consiglio Regionale che invece non devono raccoglierle; evidentemente il confronto fa paura, visto che anche lo sbarramento per accedere è al 5%, limitando di fatto la rappresentanza. La loro idea di democrazia è non permettere all’avversario di presentarsi. La nostra candidatura vuole essere una forte denuncia al “sistema” PD che sta portando la Toscana verso il baratro, con le sue politiche antipopolari che spianano la strada alla vittoria della peggiore destra.
Solo i comunisti possono contrastare quest’ascesa, solo i comunisti si oppongono alle privatizzazioni della sanità, dei trasporti e dell’istruzione che entrambi gli schieramenti (PD e Lega) vogliono portare avanti; solo i comunisti possono evitare inceneritori, pirogassificatori, carbonizzatori e simili; solo i comunisti possono evitare la cementificazione selvaggia con aeroporti, autostrade, tunnel e scempi all’ambiente vari che entrambi gli schieramenti vogliono portare avanti. Si fingono tutti ecologisti ma soltanto fino a che non arrivano i padroni che vogliono arricchirsi a scapito dell’ambiente e della popolazione. I comunisti – aggiunge la nota -saranno in prima fila per condannare i profitti fatti dai capitalisti, aiutati dai politici di centrosinistra e centrodestra, a scapito dei lavoratori e delle classi popolari della nostra regione. I comunisti vogliono far avanzare gli interessi dei lavoratori e delle classi popolari, contro l’Unione Europea che ci ha bloccato in una gabbia dove tutto sarà privato, dove tutto sarà a pagamento, partendo dall’acqua (nonostante il referendum sulla ripubblicizzazione), dove ci saranno sempre più disoccupati e precari e dove quei pochi che lavorano lo faranno sempre in condizioni peggiori, lavorando di più, con meno tutele, diritti e salari, rischiando sempre di più la propria vita sul lavoro.
I comunisti ci saranno per dare un futuro alle nuove generazioni, con scuole che non cadano in testa agli studenti, che siano efficienti e gratuite, contrastando la creazione di una scuola di serie A e una di serie B. “