Toscana: florovivaismo; Coldiretti , da domani 25 gennaio le domande per gli aiuti contro i maggiori costi energetici

Al via da domani 25 gennaio le domande per gli aiuti contro i maggiori costi energetici delle imprese florovivaistiche. L’aiuto concedibile sarà determinato nella misura del 30% dei maggiori costi sostenuti. Il periodo di presentazione delle domande decorrerà dal 25 gennaio 2023 al 27 febbraio 2023. A darne notizia è Coldiretti Toscana in riferimento alla pubblicazione di Agea delle istruzioni operative per la presentazione delle domande relative all’intervento a sostegno della riduzione dei maggiori costi energetici sostenuti dalle imprese florovivaistiche ai sensi del DM 19 ottobre 2022 n.532191. Le nuove straordinarie risorse per il settore, fortemente volute da Coldiretti, vanno a sommarsi all’estensione anche a fabbricati e serre della riduzione dei costi del gasolio di cui le imprese hanno beneficiato nel 2022 e al credito di imposta per i costi energetici e del gas. Alle imprese agricole beneficiarie sarà concesso un aiuto, qualora i costi sostenuti nel periodo 1° marzo 2022 – 31 agosto 2022, per l’acquisto di una o più delle seguenti risorse energetiche: energia elettrica, gas metano, G.P.L., gasolio, biomasse utilizzate per la combustione in azienda, risultino superiori di almeno il 30% rispetto ai costi complessivamente sostenuti nel medesimo periodo dell’anno 2021.Le 2.596 aziende florovivaistiche regionali (elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat), che valgono il 30% dell’intero Pil agricolo, – evidenzia Coldiretti Toscana – stanno affrontando aumenti di costi a valanga, come +250% per i fertilizzanti, +110% per il gasolio, +15% per i fitosanitari contro i parassiti, +45% per i servizi di noleggio, secondo gli ultimi dati Crea. Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi – continua Coldiretti Toscana – dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. E – sottolinea Coldiretti Toscana – sono esplose anche le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma. Ragioni che hanno costretto molte aziende del settore che producono fiori e piante in serra a ridurre le coltivazioni o addirittura ad abbandonarle per abbattere i costi.