Toscana: geotermia; Enrico Rossi sollecita Governo ed Enel

di Tiziano Carradori

“Al Governo chiedo di fare presto. E per quanto lo faccia sarà sempre troppo tardi, visto che ci ha fatto perdere un anno, bloccando tutto, così come avevo detto proprio qui un anno fa. Ha bloccato sviluppo e occupazione impedendo che nuova ricchezza ricadesse su questi territori”.È questa l’opinione espressa dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a Larderello, prima dell’inizio del Consiglio regionale straordinario aperto, dedicato alla geotermia.”Ad Enel – ha aggiunto il presidente – chiedo invece di firmare con la Regione il Protocollo che abbiamo pronto da oltre un anno, per dare ulteriore impulso ad una geotermia sempre più tecnologicamente avanzata e rispettosa dell’ambiente. Permetterà di fare investimenti, interventi anche di carattere ambientale e di ripresentare la domanda per la realizzazione della nuova centrale di PC6 che permetterà anche di catturare la CO2, azzerando le emissioni gassose in atmosfera. Servirà anche un impegno più forte sul fronte lavorativo, facendo da attrattore in questa zona anche per altre imprese”.Enrico Rossi ha poi aggiunto che la legge della Regione Toscana sulla geotermia è stata presa a modello di riferimento e si è dunque augurato che nell’annunciato decreto Fer2, la geotermia sia nuovamente riconosciuta come energia rinnovabile e quindi incentivabile. “Adesso – questa la conclusione che Rossi rivolge al Governo – siamo in attesa che dalle parole si passi ai fatti”.Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nelle sue conclusioni al termine del Consiglio regionale, ha anche illustrato la sua idea di un settore che ritiene strategico per lo sviluppo di questa parte della regione e per la sua economia.”Se significa creare nuova occupazione, ridurre le emissioni e recuperare l’anidride carbonica, sono favorevole – ha detto -a rilasciare nuove concessioni per sviluppare ulteriormente la geotermia. Del resto il Piano energetico regionale prevede di poter accrescere la Potenza geotermoelettrica installata in Toscana di ulteriori 150 megawatt”.Dopo aver ribadito che per una scelta sbagliata del Governo si è perso un anno di tempo (“questo territorio non si meritava questa frenata, questo ritorno all’indietro”, ha detto) senza poter contare sugli incentivi destinati a chi investe nelle energie rinnovabili, ha invitato tutti i gruppi presenti in Consiglio e l’Assemblea stessa a farsi carico, tutti insieme, del problema per riuscire nella non facile impresa di recuperare il tempo perso. Tutto ciò partendo dalla convinzione che la geotermia é strategica e che su questa fonte occorre puntare, visto che dà lavoro ad almeno 3.000 addetti tra diretti ed indiretti, il 10% della popolazione dei comuni geotermici.”La Regione – ha precisato Rossi – si confronterà con tutte le amministrazioni interessate dagli impianti. Vogliamo migliorare l’impatto di questa industria, rendendola sempre più compatibile con l’ambiente. È chiedo ad Enel di presentarci domani il suo progetto per la costruzione della centrale di Piancastagnaio 6, che è la migliore che siamo riusciti ad ottenere, la più tecnologicamente avanzata, quella che sfrutta la risorsa con il minor impatto esterno e recupera la CO2 riducendo le emissioni. E se Enel adegua a questi nuovi parametri vecchie e nuove centrali sono favorevole ad una proroga delle attuali concessioni, autorizzandone di ulteriori”.Il presidente Rossi ha infine dedicato un passaggio del suo intervento al Cosvig, il Consorzio per lo sviluppo geotermico, ipotizzandone la trasformazione in una Agenzia di sviluppo, non solo della geotermia, ma anche ad altre occasioni per creare lavoro nell’area, come ad esempio attraverso investimenti nel settore turistico.