Toscana : Green Pass; Torselli e Capecchi (FdI), “Giani la smetta di giocare allo sceriffo e faccia come il presidente delle Marche Acquaroli, acquisti test salivari per il rientro in classe. La Regione si impegni affinché i salivari siano riconosciuti per ottenere il Green Pass”

Da Francesco Torselli (foto), capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, e da Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI, riceviamo e pubblichiamo

 

“Il governatore Giani dovrebbe smetterla di giocare a fare lo sceriffo minacciando ordinanze liberticide. Dovrebbe piuttosto prendere esempio dal Presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, ed iniziare ad acquistare test salivari in vista del rientro in classe di settimana prossima, oltre a premere su Roma affinché questo tipo di test sia riconosciuto per ottenere il Green Pass.
Mentre migliaia di clandestini sbarcano nei nostri porti, il governo Draghi pensa ad imporre il passaporto verde per svolgere qualsiasi attività quotidiana. Ribadiamo di essere totalmente contrari al Green Pass che reputiamo un provvedimento lesivo dei diritti fondamentali oltre che dannoso per l’economia del nostro Paese e privo di qualsiasi fondamento scientifico. A questo punto, però, il Governo deve riconoscere validi anche i test salivari per ottenere il lasciapassare. Giani dovrebbe fare la voce grossa su questo invece che spaventare i toscani minacciando ordinanze che, sa benissimo, non saranno mai applicabili.Inoltre, non basta sottoporre solo gli alunni delle scuole sentinella ai test salivari, occorre estendere il loro impiego, così come ha già fatto il governatore Acquaroli.La nostra priorità è scongiurare il ritorno alla didattica a distanza ed i vaccini non possono essere considerati come l’unico mezzo attraverso cui sconfiggere il Covid, a differenza di ciò che va dicendo Giani e la sinistra. L’efficacia dei sieri nel proteggere dall’infezione si ferma all’88% (dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità relativi ai tre vaccini nel periodo 4 aprile – 11 luglio 2021) inoltre i nostri non tutti i nostri ragazzi sono stati immunizzati. E’ qui che entrano in gioco i test salivari che permettono di monitorare su larga scala la diffusione del virus e, conseguentemente, di evitare focolai nelle classi diminuendo così il rischio di quarantene scolastiche.In una mozione depositata in Consiglio regionale chiediamo al Presidente della Regione di acquistare questo tipo di test, di impiegarli maggiormente per ridurre la diffusione del contagio nelle scuole e di battere i pugni con Roma affinché i salivari siano riconosciuti a livello nazionale per avere il passaporto verde”.