Toscana: il 12 ottobre il consiglio regionale esaminerà la modifica dello Statuto regionale; Scaramelli (Italia Viva) conferma voto contrario a modifica che porterebbe “all’incremento degli assessori e all’istituzione di due nuove figure di sottosegretario”
La modifica dello Statuto della regione Toscana sarà discussa dall’aula del consiglio regionale martedì 12 ottobre come stabilito dalla conferenza dei capigruppo su richiesta del capogruppo di Forza Italia . A questi proposito il capogruppo di Italia Viva Stefano Scaramelli ha confermato la sua posizione contraria ad affrontare la questione “ senza essere mai stata prima approfondita in Prima Commissione o in una Commissione istituzionale specifica. L’eventuale modifica, per la prima volta dalla nascita della nostra Regione avvenuta nel 1970, porterebbe – ha spiegato ancora – all’incremento degli assessori e all’istituzione di due nuove figure di sottosegretario. Questa allo stato attuale la proposta depositata. In mezzo secolo di politiche, di decisioni, di scelte e di indirizzi che hanno segnato lo sviluppo, la cultura e il benessere del popolo toscano non è stato mai necessario aumentare il numero delle poltrone, anzi di recente si erano perfino ridotte in Regione come in Parlamento con tanto di referendum. E fin a quel momento tutti d’accordo. In 51 anni la Regione Toscana è riuscita a fronteggiare pesanti crisi economiche, tutelare e rilanciare il sistema sanitario pubblico, intrapreso azioni per il territorio e il paesaggio, sostenuto l’internazionalizzazione dell’economia e determinato attrazione di investimenti. Promosso il buon uso dei fondi europei, incentivato formazione e lavoro, le imprese e l’autonomia dei giovani. Negli ultimi anni abbiamo fronteggiato l’emergenza Covid-19. La nostra Regione, a mio avviso, può e deve continuare a lavorare con l’assetto istituzionale attuale- ha concluso Scaramelli -, quello che gli elettori hanno scelto al momento delle ultime elezioni regionali. Martedì, in aula, fossi anche solo su quaranta consiglieri, continuerò a difendere la mia convinzione”.