Toscana : inchiesta rifiuti tossici; consigliere regionale Capecchi (FdI), “Pd alle strette, ora dica le verità ai toscani .I dem hanno saltato gli ostacoli «buttando lì» l’emendamento in Consiglio”
“A questo punto i fatti sono chiari, il Pd ha mentito per anni e continua a mentire. Ma le carte ufficiali non mentono. Prima gli uffici legislativi della Regione definiscono la proposta di modifica di legge per evitare normative più stringenti al consorzio Aquarno richiesta dalla giunta Rossi nel 2018 come di «dubbia legittimità». Poi l’avvocatura regionale, a ottobre 2020, in riferimento all’emendamento della vergogna votato in consiglio a maggio dello stesso anno scrive: «Tenuto conto che si tratta di una norma passata con un emendamento in consiglio, appare di tutta evidenza che sia conseguenza di un maldestro tentativo lobbistico di superare la problematica dell’applicazione dell’Autorizzazione integrata ambientale». Insomma, la legge pro concerie andava fatta approvare. Non c’era riuscita la giunta e quindi i dem hanno evitato gli ostacoli «buttando lì» l’emendamento in Consiglio”. Lo afferma il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi. “C’è voluta l’indagine della Procura di Firenze e della Dda per scoperchiare il vaso di Pandora. E poi vari accessi agli atti e richieste di audizione in commissione Ambiente e in Consiglio per non far cadere questa grave vicenda nel dimenticatoio. Adesso che le bugie del Pd stanno venendo a galla i dem dimostrano di non curarsi della vicenda di per sé e nemmeno di voler dire la verità ai cittadini toscani. No. Il Pd preferisce battibeccare e mandare in onda il quotidiano botta e risposta sulla stampa tra Giani e Rossi. Ma nessuno, ancora, ha ritenuto opportuno riferire ai toscani quanto realmente accaduto in questi ultimi anni”, conclude Capecchi.