Toscana: integratori a base di curcuma all’attenzione del Centro Regionale di Farmacovigilanza

di Lucia Zambelli

L’Istituto Superiore di Sanità ha segnalato negli ultimi giorni almeno 10 casi di epatite colestatica acuta, non infettiva e non contagiosa, riconducibili al consumo di integratori alimentari a base di curcuma. Al momento attuale, 4 di questi casi si sono verificati in Toscana. Tutti i casi si sono risolti favorevolmente.Il Centro Regionale Toscano di Farmacovigilanza sta approfondendo lo studio di questi casi, in stretta collaborazione con il Centro di Riferimento Regionale Toscano per la Fitoterapia e con il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità.Il sito del Ministero della Salute riporta in una nota il nome dei prodotti implicati ed in alcuni casi anche i lotti, aggiungendo che sono in corso verifiche sul territorio da parte delle autorità sanitarie (http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=3750). Dal momento che i casi sembrano essersi verificati con prodotti di ditte differenti, una delle ipotesi attualmente allo studio è che questi possano essere stati realizzati con una materia prima comune contaminata con sostanze epatotossiche. Per questa ragione si consiglia di sospendere l’assunzione di qualunque integratore a base di curcuma, nell’attesa di un chiarimento da parte delle agenzie regolatorie.