Toscana: la Lega prende le distanze  dalle dichiarazioni del consigliere regionale Roberto Salvini che aveva proposto di rilanciare il turismo termale mettendo le prostitute in vetrina. Presidente Regione Enrico Rossi, “ pensiero aberrante”

La proposta di rilanciare il turismo termale mettendo le prostitute in vetrina come avviene in Olanda, Germania, Francia e Austria, fatta ieri nel corso della riunione  della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale toscano dall’esponente della Lega Roberto Salvini (foto), ha suscitato un’ondata di polemiche a cominciare dal Gruppo Lega in Consiglio regionale.“La Lega prende le distanze dai contenuti e dai toni del consigliere Roberto Salvini, che – dice un a nota -ha parlato esclusivamente a titolo personale e ha danneggiato anni di battaglie leghiste per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche italiane e toscane in particolare. Roberto Salvini sbaglia anche rispetto alle donne: la Lega è in prima linea per difenderne dignità e diritti, sotto tutti i punti di vista, familiare, sociale e lavorativo.Il consigliere regionale è fuori linea anche sulla legalizzazione della prostituzione: la Lega è a favore della riapertura delle case chiuse, ma guarda al modello svizzero ed austriaco, quindi senza vetrine, col chiaro scopo di garantire più sicurezza nelle nostre città, eliminare il degrado nelle aree teatro di prostituzione da strada, stroncare radicalmente l’indegno sfruttamento delle donne da parte di organizzazioni criminali, prevenire malattie a trasmissione sessuale e far emergere l’enorme ed incontrollata evasione fiscale, garantendo, in tal modo, entrate tributarie miliardarie per lo stato italiano. La Lega, inoltre, ribadisce con fermezza – conclude la nota -che non è minimamente favorevole a trasformare il turismo termale in turismo sessuale”.  Dal canto suo il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si è detto “molto contrario a questo pensiero aberrante espresso dal consigliere leghista. Tuttavia, per il principio di parità uomo-donna, in vetrina nudo propongo che intanto cominci lui. Se vuoi ritrovare altri modi per definire ciò che è destra e ciò che è sinistra nel nostro paese, basta verificare il consenso e il dissenso che l’interlocutore esprime verso la legge Merlin, che chiude le case di tolleranza e introduce i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. La Legge Merlin, inoltre, vieta il sesso in compravendita e definisce corrotti i clienti dei bordelli. Questa legge fu fortemente voluta dalla deputata socialista nel 1958, su suggerimento di Umberto Terracini, e votata dalla Dc, dal Pci, dal Psi e dal Pri”.