Toscana: lettera consigliere regionale Marcheschi (FdI) a presidente consiglio regionale Eugenio Giani, “possibile che i toscani per il Garante dell’Infanzia e Adolescenza, oltre ai 43mila euro di stipendio, debbano pagare anche 2.400 euro di rimborsi spese solo perché hanno scelto una persona residente a Milano?”

Dal Consigliere regionale Paolo Marcheschi (FdI) riceviamo e pubblichiamo

Scrivo una lettera all’Ufficio di Presidenza e al Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani per denunciare i rimborsi spese del Garante per l’Infanzia e Adolescenza e l’opportunità di aver nominato una persona residente a Milano . Dai decreti dei dirigenti regionali emerge che per i mesi di maggio e giugno i rimborsi spese, per viaggi, albergo e pasti, ammontano a 2.436 euro, di cui 1.150 euro per 19 biglietti treno, 1.029 euro per 5 ricevute d’albergo, 190 euro per 17 pasti, 65,90 euro per 6 ricevute taxi. Faccio notare che il Consiglio ha stanziato per il Garante un’indennità di mandato di oltre 43mila euro e l’Ufficio di Presidenza nell’ultima variazione di bilancio ha deliberato 17mila euro di previsione di rimborsi per il 2019. Ricordo che tali rimborsi sono previsti per legge ma la cosa che dovrebbe indignare è che una parte ditali rimborsi sono parametrati sulla base del comune di residenza, che per l’attuale Garante ci risulta essere Milano. Al mese dunque il Garante riceverebbe 3.500 euro come indennità di mandato e circa 1.200 euro di rimborsi spese, per un totale di 4.700 euro. Un Garante imposto a colpi di maggioranza dal Pd dopo tre anni di stallo, non certo in un’ottica di contenimento della spesa. Possibile inoltre che, fra le tante autorevoli candidature toscane pervenute, non ci fosse nessuno degno di rivestire un ruolo così importante tanto da nominare una persona che neppure risiede nella regione? Non si tratta di una battaglia sulla qualità della persona scelta ma sulle modalità della nomina e sul meccanismo dei rimborsi. Visti anche i fatti del Forteto in Toscana la funzione del Garante per l’Infanzia è sicuramente importante ma ritengo che l’indennità di mandato di oltre 43mila euro possa essere sufficiente per svolgere il ruolo richiesto.Sul caso mi riservo di proporre una modifica al tetto dei rimborsi spese”.