Toscana: medici e specializzandi; Stefano Scaramelli (capogruppo regionale Italia Viva), “sono stati fondamentali nell’emergenza. La Toscana ha cambiato approccio. Adesso intervenga il Governo con una programmazione di lungo periodo”
“Sono stati fondamentali se non determinanti nella gestione dell’emergenza sanitaria. Sono i giovani medici, sono gli specializzandi che in Toscana hanno dato un contributo molto importante e significativo al nostro sistema sanitario pubblico universalistico”. A dirlo Stefano Scaramelli, presidente della commissione sanità del Consiglio regionale e capogruppo di Italia Viva, che aggiunge: “Oggi in tutta Italia sono tornati a protestare. Hanno molte ragioni che alimentano la loro mobilitazione. Quattro anni fa con loro posi le basi di una relazione forte e strutturata che ha visto la nostra Commissione vicina alle loro istanze. Negli anni siamo arrivati a chiedere ed ottenere l’incremento delle borse di specializzazione finanziate dalla Regione così come nuovi concorsi e stabilizzazioni”. Le borse finanziate dalla Regione in cinque anni sono passate da 10 a 130. “La Toscana in questi anni ha cambiato – continua Scaramelli – l’approccio e la considerazione verso i giovani medici. Ma è evidente che una Regione da sola non può soddisfare il bisogno complessivo. A fronte degli attuali 804 posti disponibili continua ancora a mancare quella programmazione di lungo periodo a cui più volte abbiamo insieme fatto riferimento. Serve che il Governo faccia di più. Adesso, che la tragica pandemia ha aperto gli occhi di tutti sull’importanza dei medici, serve cogliere l’occasione per creare un piano straordinario di lungo periodo per evitare il collasso del sistema e dare dignità ai lavoratori della sanità”.