Toscana: mense scolastiche, ok del Consiglio regionale alla legge che incentiva l’uso dei prodotti del territorio. Bezzini (Pd): “Un segnale importante che valorizza la nostra agricoltura”

Incentivare un maggiore consumo di prodotti agricoli e alimentari del territorio, alzare il livello di qualità dei pasti delle mense e diffondere la cultura del buon cibo  e delle tradizioni alimentari toscane. E’ il senso della legge che introduce i prodotti a chilometro zero nelle mense scolastiche  e che ha appena avuto il via libera del Consiglio regionale . “E’ un bel segnale per il territorio – commenta il consigliere del Pd in Regione Simone Bezzini, membro della commissione Sviluppo economico di Palazzo del Pegaso– che può dare ai Comuni, alle aziende appaltatrici e produttrici la spinta giusta verso la valorizzazione della nostra agricoltura. Sappiamo quanto è importante la produzione a chilometro zero: più salute, meno costi di trasporto e spedizione, freschezza del cibo, meno inquinamento e soprattutto la garanzia di conoscere esattamente la provenienza e l’intero percorso del prodotto. Far arrivare tutto questo nelle scuole, divulgando così i prodotti della nostra tradizione, è un successo della nostra regione di cui vado particolarmente fiero”. Bezzini entrando nel dettaglio della legge spiega che la norma è finanziata con 500mila euro l’anno per il 2020-2021, prevede uno stanziamento da parte della Giunta di progetti pilota predisposti dai Comuni o dal soggetto erogante il servizio di mensa scolastica, previo esperimento di una procedura di evidenza pubblica a partire dal 2020. Il progetto pilota deve prevedere l’utilizzo, nella preparazione dei pasti, di almeno il 50 per cento dei prodotti a chilometro zero, certificati e non certificati, e almeno un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione dei fruitori della refezione scolastica.