Toscana: obbligatorietà uso continuativo mascherine a scuola; appello di Camilla Bianchi , Garante per Infanzia e Adolescenza al presidente Draghi, “il prolungato uso dei dispositivi di protezione in situazione di staticità muove forti preoccupazioni da parte dei genitori”

La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi, in vista delle “nuove misure sostitutive” che saranno adottate dal Governo, ha inviato  una missiva al nuovo premier, Mario Draghi, per segnalare che “la concreta applicazione” dei Dpcm che si sono susseguiti “per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19”, in ultimo il Dpcm del 14 gennaio scorso, “sta determinando notevoli disagi nella popolazione scolastica”.In particolare, la Garante segnala che “con riguardo alle persone di minore età, ho ricevuto e continuo a ricevere da parte dei genitori più segnalazioni con cui esprimono, in modo accorato, il loro forte dissenso e la profonda preoccupazione per l’uso obbligatorio delle mascherine nelle scuole ove l’attività didattica ed educativa si svolge in presenza”.  Nella sua missiva a Draghi, Bianchi spiega che secondo i genitori, “l’utilizzo prolungato in situazione di staticità degli anzidetti dispositivi di protezione individuali delle vie respiratorie, come avviene durante le lezioni in classe, produrrebbe seri effetti negativi sul piano sia fisico che psicologico”. Scrive ancora Bianchi che sempre i genitori, nelle loro lettere alla Garante, “Osservano, inoltre, come l’obbligo di indossare mascherine a scuola sia stato imposto in via generalizzata, a prescindere dal rispetto della distanza di sicurezza che possa essere assicurato nelle singole classi in ragione della loro ampiezza rispetto al numero degli studenti iscritti nelle stesse”.La Garante Bianchi, nella missiva inviata a Draghi, ricorda che di “tali accorate segnalazioni ho a suo tempo più volte reso edotto il Prof. Conte, quale suo predecessore, affinché potesse valutare l’opportunità di adottare i provvedimenti ritenuti più idonei per fronteggiare le ragionevoli criticità evidenziate”. Nonostante questo, tutti i Dpcm successivi a quello originario del 3 novembre 2020 hanno “pedissequamente replicato” le misure previste relativamente “all’uso obbligatorio delle mascherine a scuola anche in situazione di staticità e a prescindere dal rispetto della distanza di sicurezza che possa essere assicurato nelle singole classi”.