Toscana: Rete Ictus, a 5 ospedali toscani il prestigioso premio europeo Angels. C’è anche Siena

di Maria Antonietta Cruciata

“Alcuni ospedali della nostra Rete per le cure dell’Ictus hanno ottenuto un importante riconoscimento da parte del World Stroke Organization. Durante il primo trimestre 2020 ben 5 ospedali toscani sono stati insigniti di un premio per i loro eccellenti risultati nella cura dell’ictus ischemico acuto. Non siamo perfetti, ma abbiamo lavorato e stiamo lavorando per tenere in piedi e rilanciare la più grande infrastruttura di cura e protezione sociale di cui disponiamo. Ancora una volta ringrazio tutti gli operatori della sanità, senza di loro questo premio non ci sarebbe stato. L’efficienza delle reti cliniche della Toscana è un risultato collettivo dell’intero Sistema Sanitario Regionale”.  A dirlo il presidente della Regione, Enrico Rossi, nell’apprendere la notizia del prestigioso riconoscimento assegnato ad alcuni ospedali della Rete Ictus toscana per i loro eccellenti risultati nella cura dell’ictus ischemico acuto, nell’ambito dell’Iniziativa Angels, che annovera più di 4000 ospedali stroke in Europa ed è ufficialmente accreditata presso la World Stroke Organization e la European Stroke Organization. La graduatoria dei premiati vede la Toscana in testa con 5 riconoscimenti, seguono l’Emilia Romagna e il Lazio con 2 premi ciascuna e poche altre regioni italiane con 1 solo riconoscimento. Gli ospedali premiati sono quelli delle Aziende ospedaliero universitarie di Careggi e Siena, il “Santo Stefano” di Prato, il “Santa Maria Annunziata” di Ponte a Niccheri e il “Santa Maria Nuova” dell’Asl centro, i cui prestigiosi risultati sono stati resi possibili grazie alla complessa e sinergica attività dell’intera Rete Ictus Toscana, che negli anni ha registrato un numero crescente di trattamenti eseguiti.  Dal 2015, anno di attivazione della Rete Ictus tempo dipendente, il numero dei pazienti trattati è passato dai 669 ai 989 del 2016, ai 1.078 del 2017, ai 1.312 del 2018 fino ai 1.609 del 2019. Nel 2014, quando ancora non era stata attivata l’organizzazione in rete, il numero dei trattamenti eseguiti era 338. La Rete Ictus è una delle reti cliniche tempo dipendenti che, insieme a quelle del trauma maggiore e dell’infarto, sono state attivate in Toscana per consentire a tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro residenza, la migliore assistenza nel più breve tempo possibile, le terapie necessarie, negli ospedali vicini più appropriati, con un preciso percorso assistenziale,con l’obiettivo primario di ridurre mortalità ed esiti permanenti.  “L’organizzazione in rete delle strutture ospedaliere è garanzia di equità ed eccellenza, e soprattutto di riduzione di mortalità e disabilità – aggiunge l’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi – è, senza alcun dubbio, un sistema collaborativo che produce salute”.