Toscana: rifiuti; capogruppo regionale Lega Elisa Montemagni, “noi  abbiamo un piano concreto, il Pd e Rossi, per inseguire la sinistra, si pongono sul piano dell’irrazionale”

Dalla capogruppo regionale della Lega Elisa Montemagni riceviamo e pubblichiamo

“Noi, sul delicato tema dei rifiuti siamo realisti ed abbiamo un piano concreto, il Pd e Rossi, per inseguire la sinistra, si pongono sul piano dell’irrazionale. Si comunica ai toscani che il Pd e la Giunta vogliono portare 400mila tonnellate anno di rifiuti speciali, cioè CSS, in un ipotetico impianto di produzione di biocarburanti a Stagno. Ma non ci sono garanzie, non essendoci né  un progetto chiaro sull’impianto, né un chiaro impegno da parte di una multinazionale di garantire l’acquisto per un periodo medio lungo del CSS. Insomma di sicuro c’è solo che il PD, per rincorrere la sinistra, rischia di rendere la Toscana come Roma!Si ipotizzano piani che prevedono la chiusura di impianti di recupero energetico, si inventano giustificazioni – come quella che il Consiglio di Stato abbia sentenziato l’annullamento della procedura autorizzatoria per Casa Passerini – per cancellare dalla pianificazione regionale di strategici impianti di recupero energetico senza tenere di conto del costo economico di questa scelta politica ( da 8 a 10 ML di euro di costi che ricadranno sulle tasche dei cittadini). Ma il paradosso è che il Pd e la Giunta non hanno neppure chiaro l’ambito di riferimento, non è chiaro il modello di raccolta, non è chiaro il modello di gestione, non è chiaro neppure la tipologia impiantistica per la chiusura del ciclo. Insomma il PD è allo sbando ed il Presidente Rossi avanza proposte prive di fondamento concreto, mentre noi ci rifacciamo all’eccellente modello Veneto che lo stesso Rossi, improvvidamente, ha apertamente criticato.Le nostre idee le abbiamo messe nero su bianco in un’apposita proposta di risoluzione che prevede vari ed articolati punti. Chiediamo un’audizione dell’amministratore delegato di Eni presso le Commissioni consiliari competenti, alfine di approfondire l’ampia tematica, analizzando tutte le questioni che la proposta del Pd pone sul tavolo.Non volendo entrare nei tecnicismi è doveroso però, a nostro avviso, predisporre un nuovo piano rifiuti che preveda il raggiungimento dei seguenti, chiari obiettivi.Per quanto riguarda quelli attinenti al riciclaggio devono essere del 55% entro il 2025, del 60% entro il 2030 e del 65% al raggiungimento del 2035.  Occorre, secondo noi lasciare ai singoli ambiti ed ai comuni la decisione della forma di raccolta purchè garantisca, in perfetta armonia con la pianificazione impiantistica di ambito per quanto concerne gli impianti di selezione e recupero, il raggiungimento degli obiettivi di riciclo previsti dalla normativa.In tema di recupero energetico questo deve essere del 27%, previa selezione e trattamento; per lo smaltimento in discarica, a nostro avviso, si deve arrivare all’8%, sempre dopo preventiva selezione e trattamento, non utilizzando tutto il limite massimo previsto dalle nuove direttive e puntando a discarica zero.Insomma servono  progetti chiari “.