Toscana :Sindaci, Consiglieri metropolitani, provinciali e comunali della Lega regionale  esprimono “la loro ferma contrarietà al Dpcm firmato lo scorso 24 ottobre dal premier Conte”e si dicono pronti a valutare il ricorso “contro questo decreto ingiusto”

Dai Sindaci, Consiglieri metropolitani, provinciali e comunali della Lega Toscana riceviamo e pubblichiamo

“Come rappresentanti dei cittadini toscani abbiamo il dovere di salvaguardare le nostre comunità, le categorie e le attività produttive più colpite dal recente decreto, già allo stremo delle proprie forze dopo il lockdown dei mesi scorsi.  L’ennesima mazzata arriva da questo decreto, con particolare riferimento alla chiusura di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie alle ore 18, di alcuni negozi nei giorni festivi e della chiusura totale di attività di piscine, palestre, centri natatori, centri benessere e centri termali. A queste restrizioni si aggiunge la sospensione di ogni attività in teatri, cinema e concerti, di fiere e sagre. Si tratta di scelte miopi, che affossano l’economia e di conseguenza mettono a repentaglio la salute stessa.Chiediamo che, con un’attenzione particolare alla curva epidemiologica, si consenta alle attività economiche di poter continuare a lavorare. Il nostro tessuto economico è stato demolito negli ultimi mesi. Una realtà come quella toscana, che ha nel turismo una delle attività più importanti, è stata messa in ginocchio con visitatori praticamente scomparsi nelle città d’arte e presenze nelle località di villeggiatura sulla costa e nell’interno e in quelle termali dimezzate. Pian piano ci stavamo riprendendo. La chiusura totalmente indiscriminata di alcune attività, senza prendere in considerazione i sacrifici fatti da queste imprese per adattarsi ai rigidi protocolli di sicurezza e sanitari, che peraltro avevano dato buoni risultati, ci vede totalmente contrari.Una forzatura, un piglio impassibile e irremovibile, un accanimento contro alcune categorie produttive che appare ingiustificato, tanto più che il medesimo piglio è totalmente assente su un altro fronte: quello dei trasporti.Un tema totalmente assente negli ultimi documenti ufficiali del Governo e dall’agenda politica locale. Nei fatti da Roma non è arrivato nemmeno un euro per i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale.  Il tutto è stato complicato dai ritardi di un Governo che, ricordiamolo, ha deciso quale debba essere la capienza dei mezzi pubblici solo alla vigilia della riapertura delle scuole, rendendo ancor più difficoltoso il lavoro di programmazione delle corse.Insomma, un’estate che avrebbe dovuto essere di lavoro per questo Governo per preparare il Paese a questa seconda ondata, è trascorsa senza produrre nessun provvedimento utile nè per salvaguardare la salute dei cittadini, nè per tutelare la nostra economia.  Noi amministratori non ci stiamo e siamo pronti a valutare il ricorso contro questo decreto ingiusto, per tutelare tutte quelle attività che meritano di continuare a lavorare e tutti i cittadini toscani che devono poter vivere in modo dignitoso”.