Toscana: Sinistra Civica Ecologista, «Giani metta in campo nuove azioni e interventi a difesa del servizio socio-sanitario della Toscana. Nella prossima manovra di bilancio regionale rivedere le entrate fiscali per le fasce medio-alte»

Da Sinistra Civica Ecologista riceviamo e pubblichiamo

«Sinistra Civica Ecologista, alla luce delle insufficienti scelte fatte dal governo nazionale, esprime grande preoccupazione per la tenuta del servizio socio-sanitario. Nonostante si mantenga come uno dei sistemi regionali a più marcata impronta pubblica, anche quello toscano sta attraversando un momento fortemente critico. Per questo chiediamo al presidente Giani di mettere subito in campo nuove azioni e interventi a difesa del Servizio Sanitario Regionale, anche in mancanza di risposte chiare da parte del governo. Sinistra Civica Ecologista propone cinque punti chiave: revisione delle entrate fiscali per le fasce medio-alte, miglioramento della programmazione ospedaliera, sviluppo delle sanità territoriale e delle Case di Comunità, rafforzamento del piano povertà e del piano per la non autosufficienza, riattivazione dell’organismo di governo clinico regionale e della Commissione di Bioetica. In particolare, di fronte all’insufficienza delle risorse nazionali per la sanità pubblica pensiamo sia necessario costruire per la prossima manovra di bilancio regionale una revisione del sistema delle entrate fiscali, limitatamente alle fasce medio-alte e alte. Occorre poi maggiore chiarezza sul fronte della programmazione, con un più forte governo regionale del sistema ospedaliero, delle aziende sanitarie territoriali e delle aziende ospedaliere a livello di area vasta finalizzato a un utilizzo più appropriato delle risorse. Un altro punto cruciale è lo sviluppo dell’assistenza extraospedaliera e delle Case di Comunità. Su quest’ultimo punto, viste le ambiguità contenute nell’ultimo decreto sulla riorganizzazione della medicina territoriale (DM 77 del 23 maggio 2022) e la mancata definizione nazionale di un nuovo ruolo dei medici di famiglia, chiediamo alla Regione Toscana di pronunciarsi prospettando l’attivazione di tutte le funzioni indicate nella parte descrittiva del decreto. Inoltre, chiediamo di promuovere un calendario di ‘conferenze programmatiche di zona’ per il settore socio sanitario territoriale, in collaborazione con le istituzioni locali, forze sociali e terzo settore».