Toscana: spostamenti tra comuni confinanti di regioni diverse; Casucci (Lega), “il problema c’è a causa del Governo, non della Regione Umbria”

Dal Consigliere regionale Marco Casucci (Lega) riceviamo e pubblichiamo

“Intendo replicare alla vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana Lucia De Robertis, non tanto per alimentare sterili polemiche, ma per fare chiarezza. Torno a ricordare come il Consiglio regionale nell’ultima seduta abbia approvato all’unanimità la mia mozione sul problema della mobilità tra Comuni situati al confine di regioni diverse, segno evidente di come anche il gruppo del Pd, di cui fa parte la stessa vicepresidente, abbia condiviso il contenuto di questo atto, diretto ad impegnare la Giunta ad esercitare tutte le pressioni possibili sul Governo nazionale per superare i disagi causati dal divieto degli spostamenti tra province di regioni confinanti .Ciò purtroppo non è avvenuto. Nonostante questo l’ordinanza del Presidente della Regione Toscana stabilisce che, a decorrere dal 18 maggio, previa comunicazione congiunta da parte dei sindaci dei comuni tra loro confinanti ai prefetti competenti, è ammesso lo spostamento anche al di fuori della Regione Toscana, nei limiti del comune confinante, da parte di coloro che abitano in comuni collocati al confine tra Toscana e altre regioni. La questione, evidentemente, non ha soltanto una portata toscana. La Lega Umbria ha provveduto a sollevare la questione, anche a livello nazionale, con un ordine del giorno presentato alla Camera dall’On.Marchetti, che impegnava il Governo a risolvere il problema e che la stessa maggioranza di sinistra ha bocciato. Allo stesso modo i Governatori della Lega, insieme ai Governatori di altre Regioni, hanno chiesto inutilmente di inserire e regolamentare la questione direttamente nel Decreto Legge. Non essendo stata accolta questa richiesta, il problema rimane a causa del Governo nazionale. Peccato che invece di prendersela con i responsabili del problema, per chiedere di risolverlo, la Sinistra preferisca attaccare strumentalmente il sottoscritto e la Regione umbra. Evidentemente sono più interessati a fare polemica che a risolvere i problemi dei cittadini”.