Toscana: Stefania Saccardi vicepresidente regione con deleghe all’agricoltura, caccia e pesca, aree interne e montagna. Gli auguri di buon lavoro da parte di Confagricoltura e di  Coldiretti che ricordano le richieste principali per far ripartire il settore

Stefania Saccardi (Italia Viva) ha cominciato  oggi  ufficialmente il suo mandato come Vicepresidente della Regione Toscana con deleghe all’agricoltura, caccia e pesca, aree interne e montagna.” Grazie ancora a tutti per la vostra vicinanza – ha commentato in un post -in queste settimane mi avete scritto in tantissimi, cercherò di rispondere a ciascuno di voi appena possibile. E adesso: “al lavoro!”.  “Auguriamo buon lavoro alla nuova Giunta regionale, in particolare alla nuova assessora all’Agricoltura, Stefania Saccardi. Adesso rimbocchiamoci le maniche per  garantire la sopravvivenza delle imprese agricole e tutelare l’occupazione. Noi faremo il possibile per portare su ogni tavolo istituzionale le istanze del settore e risollevarlo da questa crisi”. E’ il messaggio di Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana alla nuova amministrazione regionale. “Le nostre proposte sono già state messe nero su bianco e consegnate all’allora candidato, oggi governatore, Eugenio Giani. Qui le ribadiamo perché  la situazione è molto preoccupante”.Tra le priorità, il futuro Piano di sviluppo rurale e la fase di negoziazione della nuova Pac che dovranno  “vedere la Regione in prima linea per sostenere le imprese e adeguare gradualmente le nuove politiche di tutela dell’ambiente e dei consumatori per  concedere alle attività il tempo di adeguarsi”. Tra le richieste più urgenti, la semplificazione  dei processi amministrativi e la riduzione della burocrazia, insieme – aggiunge il presidente Neri – “ad un intervento urgente ed efficace contro i predatori e gli ungulati, diventati  ingestibili in molte zone della Toscana, che mettono a rischio intere colture oltre che la sostenibilità economica delle produzioni e la sicurezza pubblica. Chiediamo inoltre  un risarcimento certo per le imprese agricole, senza che sia vincolato a onerose e poco efficaci misure di prevenzione come le recinzioni chilometriche”. Sinceri auguri di buon lavoro anche da parte della Coldiretti Toscana. “Una promessa mantenuta dal presidente Giani di creare l’assessorato all’Agroalimentare che l’assessore Saccardi saprà ben governare per rafforzare la filiera agroalimentare Made in Toscana dal campo alla tavola, un assessorato con una trasversalità di deleghe, capace di mettere in atto e finanziare politiche incentivanti non solo per i singoli settori ma anche tra i singoli settori, dalla produzione alla trasformazione, dalle attività economiche e produttive  di filiera al turismo, fino alla grande distribuzione”, ha commentato con soddisfazione il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi. Con le deleghe anche a caccia, pesca e aree interne, per Coldiretti Toscana ‘l’assessore Saccardi dovrà dare prioritariamente una stretta all’annoso problema della fauna selvatica con un provvedimento regionale che autorizzi l’agricoltore in possesso di licenza di caccia, in caso di mancanza d’intervento da parte della Polizia Provinciale  ad intervenire direttamente sul proprio fondo con tutti i mezzi previsti dalle azioni di controllo, oltre a riconoscere all’imprenditore agricolo venga riconosciuto il risarcimento del 100 % del danno accertato e quantificato”. Ricordato che “le nostre imprese agricole hanno subito più che in altre regioni d’Italia i gravi effetti economici indiretti della pandemia, con numeri da profondo rosso  per il settore florovivaistico, l’agriturismo e il comparto lattiero – caseario che hanno perso oltre l’80% del fatturato in 3 mesi” per Filippi “servono interventi immediati per dare liquidità alle aziende perché anche il settore della pesca, con l’azzeramento delle attività di ittiturismo e pescaturismo, è stremato. Il blocco degli ordini del pesce, con la vendita quasi esclusiva di pesce surgelato, ha praticamente bloccato un settore che in Toscana conta 1600 imprese e 25 milioni di fatturato, un patrimonio che concorre in maniera significata al valore complessivo dell’economia regionale che va salvaguardato in questo momento di crisi causata dal Coronavirus’.E’ vitale un piano di incentivazione della forestazione – sottolinea Coldiretti Toscana – per l’ambiente e l’economia stessa della nostra regione che vede oltre 1 milione e  200 mila ettari occupati dal bosco, con un numero di imprese che sfiora le 13.000 unità con 40.000 addetti. Si tratta di un settore indispensabile per la Toscana con un valore di circa 600 milioni di euro, “per cui abbiamo chiesto la massima attenzione in un 2020 segnato fino ad ora da caldo e siccità, elementi di criticità che alzano considerevolmente il livello di allerta per gli incendi”. Affinché le proposte di Coldiretti Toscana possano realizzarsi va data una spallata alla burocrazia che ‘ruba’ fino a 100 giorni l’anno al lavoro in azienda e rallenta la nascita di nuove attività imprenditoriali di giovani e donne, per cui il presidente Filippi ha chiesto a Giani di “dare piena attuazione alla Legge regionale del 20 gennaio 2015, n. 7, con cui la Regione Toscana ha intrapreso un percorso orientato alla semplificazione dei procedimenti amministrativi in agricoltura, ma che ha bisogno di procedure attuative per non vanificare la spinta alla sburocratizzazione richiesta dalle imprese agricole della Toscana”.