Toscana: superbatterio da New Delhi ; interrogazione  Marcheschi (FdI), “Cosa aspetta la Regione Toscana ad istituire laboratori attivi 24 ore al giorno che individuano in poche ore batteri causa dell’infezione? L’unità di crisi regionale non ha prodotto risultati, i casi di infezioni e decessi sono in aumento”

Dal Consigliere regionale Paolo Marcheschi (FdI) riceviamo e pubblichiamo

Cosa aspetta la Regione Toscana ad istituire laboratori che attivi 24 ore al giorno che individuano in poche ore batteri causa dell’infezione? Alle interrogazioni di Fratelli d’Italia l’Assessorato alla Salute ha risposto che è attiva un’unità di crisi che monitora la diffusione significativa del superbatterio New Delhi. Purtroppo, però, i risultati non si vedono: i casi di infezioni e decessi sono in aumento . E per quale motivo, come si apprende da articoli di stampa, nonostante l’alta percentuale di mortalità per sepsi e choc settico, rimane nel cassetto, ormai dallo scorso settembre, la delibera sulla riorganizzazione della rete delle microbiologie cliniche? La priorità della salute pubblica è messa in secondo piano rispetto a motivi politici? -chiede Marcheschi– In Toscana si è registrato il più grande focolaio mai visto al mondo per quanto concerne il batterio New Delhi. Dal novembre 2018 al 31 dicembre scorso i decessi correlabili al batterio sono stati 49 su 153 casi di pazienti positivi (il 32%). Soltanto lo scorso dicembre, in Toscana, i casi di setticemia con positività al superbatterio sono stati 14. Nelle ultime settimane si registrano due pazienti deceduti all’ospedale fiorentino di Torregalli e risultati positivi al New Delhi”.