Toscana: trasporto merci; mozione di Italia Viva in Consiglio regionale per salvaguardare la forza lavoro e aumentare il trasporto su ferro.Scaramelli, capogruppo Italia Viva: “La Regione Toscana si attivi immediatamente per arrestare l’emorragia di forza lavoro, potenziare la mobilità delle merci su ferro e ridurre le emissioni”

“La Regione Toscana si attivi immediatamente per arrestare l’emorragia di forza lavoro e il depotenziamento degli impianti e delle strutture del trasporto merci in ferrovia”. A dirlo Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, che interviene sul taglio dei ferrovieri addetti al trasporto merci passati dai 270 del 2016 ai 160 di oggi. “Investire su rotaia, far viaggiare le merci non su gomma ma incrementare la mobilità, riduce le emissioni e risponde alle istanze ambientali e di economia sostenibile che – prosegue Scaramelli – devono essere al centro dell’agenda politica. La Regione, che in questi anni ha investito su ferro, deve farsi sentire e rappresentare le istanze dei lavoratori e quelle ambientali che riguardano tutti i cittadini con Merci Italia Retail “. Scaramelli oltre a sottolineare l’importanza dell’aspetto ambientale di far viaggiare le merci su rotaia, sottolinea come la questione occupazionale sia di ampio respiro regionale incidendo su Grosseto con 26 macchinisti, Chiusi  con 25 macchinisti, Pisa e Livorno complessivamente con 64 macchinisti, mentre nella Direzione e organizzazione del lavoro (uffici e gestione del personale) nel territorio livornese sono 45 gli addetti. “Con i colleghi Titta Meucci e Massimo Baldi abbiamo scritto – conclude Scaramelli – una mozione per chiedere alla Giunta di attivarsi in merito e aprire un tavolo di concertazione per raggiungere i parametri fissati dalla Comunità europea per il trasferimento del 30% delle merci su ferro entro il 2030 e del 50% entro il 2050.”