Toscana: treni dei ‘Lettori’ verso il salone del libro di Torino. Tanti giovani a bordo e c’è chi ha deciso di festeggiarci i suoi 18 anni
Tanti, sono tanti i giovani che sono saliti sui due treni dei Lettori organizzati dalla Regione che stamani sono partiti dalla Toscana diretti al Salone internazionale del Libro di Torino.
Tra gli ottocento passeggeri – due convogli tutti esauriti (uno anche da Chiusi)- che di buona mattina si sono messi in viaggio, ci sono giovani delle scuole superiori, delle scuole medie, i 60 delle scuole partecipanti al Premio Giovani Poeti Von Rezzori che culminerà nella premiazione dei vincitori allo stand della Regione Toscana.E poi ci sono i 35 ragazzi e ragazze dell’Associazione Macramé-Porto delle storie, che svolge laboratori di scrittura rivolti agli adolescenti. Tra loro c’è per esempio Solange, che compie 18 anni proprio oggi e che ha deciso di festeggiarli così, salendo sul Treno dei Lettori per visitare il Salone con i suoi amici.“In questi due anni di esperienza col Porto delle Storie – racconta Solange – ho imparato a sviluppare la mia creatività, a socializzare con le persone. Condividiamo molte cose, a scrivere e a parlare meglio. Mi piacciono le storie e fare questo percorso è stato bellissimo, una fuga dalla realtà, sono grata dunque agli animatori per questo. E oggi sono felice di essere qua sul treno con tutti loro. Ho scritto anche io una storia che parla di un angelo e un demone che si aiutano. Una storia romantica, mi piace!”.Scrivere e leggere, passioni che accomunano tutti i giovani passeggeri delle otto carrozze strapiene, dove dagli zaini escono i libri che si mescolano ai tablet, alle cuffie… a una mela. Qualcuno ha scoperto la poesia per curiosità, come Perla, che frequenta il liceo artistico del Valdarno e ha partecipato al concorso Von Rezzori solo per provare. “Ho parlato di un hikikomori, coloro che decidono di chiudersi in casa e ritirarsi dalla vita sociale. Mi sono immedesimata e ho cercato di immaginare cosa provasse”.
“A me piace molto la poesia, mi piace leggerla e scriverne – aggiunge Giulia, anche lei una partecipante del Premio – Il mio poeta preferito? Leopardi. Che mi insegna e mi fa capire tante cose. Chi l’ha detto che era pessimista?”.Sul vagone 5 per tutto il viaggio si è dipanata l’attività di animazione a cura della Fondazione Archivio diaristico nazionale che con il gruppo dei lettori DiMMI, ha messo a disposizione dei viaggiatori 5 testimonianze di diari di migranti. “Abbiamo scelto di perseguire una lettura diversa – spiega Natalia Cangi di DiMMI – per raccogliere impressioni sul senso delle migrazioni e tante le riflessioni che sono emerse perché tutti coloro che hanno partecipato lo hanno fatto molto seriamente, immergendosi nelle storie e nei pensieri di chi aveva scritto le pagine di diario”.Non nascondono la propria soddisfazione la presidente della commissione cultura del Consiglio regionale, Cristina Giachi, e la capo di gabinetto del presidente Eugenio Giani, Cristina Manetti, entrambe a bordo del treno.