Toscana: unica regione in Italia dove gli ultra65enni possono continuare a frequentare il centro diurno di socializzazione.  Scaramelli, “chi ha lavorato accanto a me in questi anni sa con che forza e determinazione ho voluto questa norma ,l’ho difesa e pretesa. Ringrazio i miei colleghi che l’anno condivisa e tutti coloro che con me hanno creduto che le cose possono cambiare, che la politica può e deve ascoltare dal basso le esigenze degli ultimi per renderle prioritarie”

Il presidente della Commissione sanità della regione Toscana Stefano Scaramelli ha scritto :

“Un detto recitava che le promesse fatte ai #bambini, agli #anziani e ai #malati vanno sempre mantenute. #Simonetta, di per sé rappresenta tutte queste categorie. L’abbraccio vero e spontaneo con il quale oggi mi ha accolto dà il senso e il valote dell’impegno in politica. Simonetta ieri ha compiuto 65 anni e per la promessa che sono riuscito a mantenere nei suoi confronti potrà continuare a frequentare il centro diurno di socializzazione che l’ha vista crescere, che ha favorito il suo processo di maturazione,, quel centro che prima ancora che disabile l’ha fatra sentire persona. A lei come persona, a sua sorella, ai suoi educatori tre anni fa feci una promessa tanto difficile da mantenere quanto folle solo pensare: che sarei tornato a trovarla dopo che avrebbe compiuto 65 anni e che le avrei consentito di restare a frequentare il centro di socializzazione. La legge non lo consentiva. La legge prevedeva che al compimento del 65 anni, Simonetta, come tutte le persone, sarebbe dovuta restare a casa durante il giorno o andare a vivere in una Residenza per anziani o per disabili. Questo avrebbe voluto dire distruggere una vita, un percorso di miglioramento, un processo umano ovattato un percorso relazionale e sociale che faceva sentire Simonetta una pò bambina, meno anziana e sicuramente non malata. Faceva sentire Simonetta persona. La legge adesso esiste. La Regione Toscana ha adesso una norma che consente tutto questo. Unica Regione in Italia. Chi ha lavorato accanto a me in questi anni sa con che forza e determinazione l’ho voluta, difesa e pretesa. Ringrazio i miei colleghi che l’anno condivisa e tutti coloro che con me hanno creduto che le cose possono cambiare, che la politica può e deve ascoltare dal basso le esigenze degli ultimi per renderle prioritarie e realizzabili A proposito, a ringraziarvi è Simonetta che insieme ai suoi amici ieri mattina mi hanno travolto di affetto, regali e consegnato disegni bellissimi che gelosamente conserverò nella mia stanza di Presidente di Commissione Sanità come fossero medaglie da affiggere al petto o stellette d’onore. Onore di una promessa mantenuta a Simonetta, che un pò bambina, un pò anziana un po’ malata  sprigionava dagli occhi una gioia cosi bella e sincera al punto tale da rendere lucidi i miei”.