Toscana :vaccini: numerosi i consiglieri regionali intervenuti nel dibattito sulla comunicazione dell’assessore alla Sanità Bezzini mantenendo ciascuno le proprie posizioni

Il dibattito sulla comunicazione dell’assessore alla Sanità Simone Bezzini ha preso il via con l’intervento di Elisa Montemagni (Lega). “Abbiamo perso del tempo prezioso nel vaccinare le categorie più esposte e fragili, quelle degli over 80 e degli estremamente vulnerabili. Un ritardo che non riusciremo mai a smaltire. Se adesso c’è stata un’accelerazione è dovuta solo alle proteste dell’opposizione – ha detto la consigliera -. Siamo noi ad aver chiesto questa seduta di Consiglio, ed è bene sottolinearlo”.Montemagni ha proseguito facendo la cronistoria delle fasi della vaccinazione in Toscana. Il 15 febbraio, ha ricordato, sono iniziate le inoculazioni agli over 80, che sono 320 mila. “Bezzini in Consiglio disse che si sarebbero potuti vaccinare 72 mila anziani a settimana. I medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna sono 2500, più di quelli ipotizzati dall’assessore”. Ma al 25 marzo gli over 80 toscani vaccinati con la prima dose erano il 29,8%, quelli con la seconda il 6,1%. “Cioè in fondo alla classifica delle regioni, visto che in Italia i vaccinati con la prima dose erano il 47,8 per cento e con la seconda il 20,8” ha spiegato la consigliera. “Al 6 aprile gli anziani che hanno ricevuto la seconda dose sono 72 mila, quelli vaccinati con la prima 230 mila – ha aggiunto -. Meno della soglia minima che lo stesso assessore aveva posto. Nel frattempo la gente ha continuato a morire, le terapie intensive e gli ospedali sono oberati”.A questo, secondo Montemagni, si aggiunge la questione del vaccino Moderna, somministrato alle categorie vulnerabili. “Il 24 marzo il portale ha aperto alle prenotazioni ed è stato il caos. Oltretutto risulta che prima di marzo le dosi Moderna non siano state date a questa categoria. E allora, domando, a chi sono state date? E chi è compreso nella categoria ‘altro’ a cui risultano somministrati molti vaccini? Spero che ci venga data una risposta e che non ci sia nulla da nascondere”.  “C’è stata una volontà politica, nella scelta di queste somministrazioni – ha concluso la consigliera –, che non dipende dal Consiglio regionale ma da chi gestisce la macchina. L’assessore alla sanità non può fare lo scaricabarile e deve assumersi le sue responsabilità. Noi chiediamo di poter partecipare alle decisioni per dare il nostro contributo”.Anche  Andrea Ulmi(Lega) ha ribadito la necessità di costituire una commissione speciale che faccia chiarezza su quanto è successo in Toscana con i vaccini anti-Covid “.“L’assessore non può continuare a ripetere che la situazione è complessa e che è servito tempo per mettere in piedi la macchina per le vaccinazioni” ha detto poi Silvia Noferi (M5S)-. “E’ più di un anno che c’è una pandemia, il governo toscano si doveva preparare prima, e invece ha passato mesi a fare campagna elettorale”. “Non c’era un piano vaccinale, tutto è stato improvvisato all’ultimo minuto – ha commentato ancora la consigliera -. La verità è che il Pd negli anni ha smantellato il sistema sanitario pubblico toscano e ora ne stiamo pagando le conseguenze”. “Sono state effettuate scelte incomprensibili – ha proseguito -. Vogliamo sapere chi ha deciso di vaccinare prima gli avvocati delle cassiere dei supermercati o dei volontari delle Misericordie, e prima o poi dovrete dircelo”.Enrico Sostegni(Pd) ha giudicato “fondamentale il richiamo a tenere insieme tutti i soggetti che hanno una responsabilità nel gestire questa difficile situazione. Per questo la mozione di sfiducia presentata in Consiglio regionale è fuori contesto”. Sostegni ha criticato la rincorsa alle classifiche. “Il ritardo sulle percentuali di vaccinazioni degli ultraottantenni – ha spiegato – si traduce di fatto in 50 mila dosi, e ricordo che la Toscana in una settimana ha fatto 80 mila vaccini. Siamo però primi per le vaccinazioni degli over 90 e primi, con il Veneto, per i 70-79 anni”.  “Spero – ha concluso il presidente della commissione Sanità – che questo Consiglio serva per abbandonare le polemiche sterili e per rodare meglio la comunicazione tra Consiglio e Giunta. L’assessore Bezzini è una persona seria, disponibile e che lavora pancia a terra”. Secondo  Massimiliano Pescini, vicecapogruppo del Partito democratico, “la rappresentazione della sanità toscana che ci arriva sentendo le parole delle opposizioni è il contrario della realtà come la raccontano i numeri e coloro che sono stati curati dal nostro sistema sanitario”.  Poi Marco Stella (Forza Italia) ha chiesto che “l’assessore dovrà spiegarci bene, oggi non l’ha fatto, perché c’è stato ritardo nella vaccinazione degli over 80 e anche spiegarci le questioni sui medici di base”. I numeri, prosegue Stella, vanno guardati tutti: “La Toscana è penultima nella vaccinazione degli over 80, il ritardo di 15 giorni di cui parla il consigliere Sostegni quante morti in più ha portato? Sono 29mila 985 ricoverati e 615 morti”. L’assessore, prosegue Stella, “ha spiegato che il sistema tiene. Gli domando: lei è stato negli ospedali?”. E ancora, “il portale non funziona, chi l’aveva testato?”.  Infine, rivolto all’assessore Bezzini, “non chiedo le dimissioni a nessuno, ma penso che se oggi questo Consiglio approverà una commissione d’inchiesta, o una commissione speciale farebbe bene a trarne le conclusioni”.“Mi sarei aspettata che la seduta di oggi cominciasse con delle scuse, con un’ammissione di responsabilità e, soprattutto, con parole di chiarezza sui tempi che tutti i cittadini aspettano” ha sottolineato quindi  Elena Meini (Lega). “Ho l’impressione di aver capito male a sentire le parole dell’assessore Bezzini”, ha sostenuto  Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia). “Evidentemente quello che dicono migliaia di cittadini oltre a giornalisti e sindacati non corrisponde al vero. Qui nessuno è a fare processi sommari – ha proseguito Capecchi – ma ci sono domande che attendono risposte e per questo chiediamo con forza l’istituzione di una commissione d’inchiesta”. A cominciare dalle decisioni prese per la vaccinazione della categoria degli avvocati, “alla quale appartengo, ma ho deciso di non vaccinarmi perché lo ritengo un errore”.  La consigliera Luciana Bartolini (Lega) si sofferma sulla vicenda particolare “che si è verificata ieri nel centro vaccinale di Pistoia, nella cosiddetta ex cattedrale: code interminabili di persone anziane, in fila per vaccinarsi, circa un centinaio accalcate perché avevano paura di non sentire la chiamata. Spero si sia trattato di un episodio isolato, ma la disorganizzazione era totale”. “Abbiamo fatto delle scelte, su alcune delle quali stiamo discutendo, nessuno si tira indietro – ha affermato Cristina Giachi (Pd) – .Ho trovato nelle parole dell’assessore Bezzini la consapevolezza delle difficoltà, dei limiti, di una situazione che ogni giorno riserva delle sorprese. Da questo al parlare di una sanità in ginocchio o al declino ce ne corre. Prima di chiedere di abdicare a chi quelle scelte ha fatto, di chiedere una testa che rotoli, dobbiamo tutti farci carico di questa complessità, a partire dalle opposizioni”. “Ci sono stati degli errori oggettivi nella copertura vaccinale degli over 80 e nella categoria dei fragili – ha dichiarato Marco Casucci (Lega), motivando le scelte politiche istituzionali del gruppo. – .Le due settimane di ritardo rischiano di incidere sulla tenuta del nostro sistema sanitario. Il piano delle vaccinazioni ha mostrato tutte le proprie criticità”. A suo parere la richiesta di dimissioni dell’assessore non è la ricerca di un capro espiatorio, ma vuole segnare un punto di discontinuità rispetto a chi ha disatteso gli indirizzi date dal Consiglio regionale. In questa prospettiva è stata infatti richiesta l’istituzione di una commissione speciale. Se i vaccini sono pochi, allora l’indicazione delle priorità diventa ancora più importante “. “Stiamo assistendo alla disfatta di un sistema organizzativo senza criteri né strategia, alla carlona – ha affermato Gabriele Veneri (FdI). – Gli ospedali sono al collasso, non ci sono terapie intensive ed altri reparti sono stati sacrificati, causando liste di attesa interminabili. Suggerisco di passare dai proclami ai fatti, come chiedono i cittadini toscani”.“E’ inaccettabile parlare della sanità toscana in questo modo – ha replicato Donatella Spadi (Pd). – Non è il momento dei se e dei ma, ma quello delle soluzioni”. “Abbiamo sempre cercato di dare un contributo proattivo, utile alla soluzione dei problemi reali sollevati dalla popolazione – ha osservato Irene Galletti (M5S). – Ancora troppe cose nel piano vaccinale non vanno. Per questo, già mesi fa, ho proposto una commissione specifica”. “Una risoluzione approvata tempo fa dal Consiglio regionale sull’ordine di priorità nella somministrazione dei vaccini è stata al centro dell’intervento di Giovanni Galli (Lega). “Sono passati quasi quattro mesi dall’inizio della campagna vaccinale e gli indirizzi del Consiglio sono stati disattesi – ha osservato – . La commissione speciale può essere di supporto alla Giunta e a quest’aula”.“In Italia il 60,8% dei grandi anziani (over80) ha ricevuto la prima dose del vaccino e il 32,9% anche la seconda dose. In Toscana questi dati scendono al 50,1% e al 22% – ha sottolineato Francesco Torselli (FdI) – .Il 26 novembre la federazione dei medici di medicina generale ha dato la propria disponibilità a partecipare alla campagna vaccinale, ma il protocollo di intesa è stato firmato l’11 febbraio. In quei 77 giorni sono morte 2008 persone, delle quali 650 erano over 80”. A suo parere, l’organizzazione del piano vaccinale non è stata fatta in modo “trasparente e pubblico”.