Toscana : vaccini; Scaramelli (Italia Viva), “Bene l’approvazione della priorità per soggetti fragili e peri i lavoratori dei servizi essenziali”.Approvata dal Consiglio regionale la priorità dei soggetti fragili e dei servizi essenziali. Approvati gli atti presentati dal Vicepresidente del Consiglio regionale

“Bene l’approvazione delle nostre richieste affinché la Toscana solleciti il Ministero della Salute e gli organi competenti per includere in via prioritaria soggetti che devono avere priorità nella vaccinazione anti Covid 19”. A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale che ha presentato atti collegati alla comunicazione della Giunta relativa alla campagna vaccinale. “Abbiamo chiesto che, visto il loro livello di fragilità ed esposizione al virus – spiega Scaramelli – le persone con disabilità e i loro familiari, tutti coloro che hanno patologie croniche o pregresse e i relativi familiari, nonché i malati oncologici o in situazioni critiche dimostrabili mediante attestazione del medico di famiglia, possano essere vaccinati con celerità”. Oltre alla risoluzione sulle persone con fragilità, Scaramelli ha presentato anche la mozione in merito all’organizzazione del piano vaccinale regionale. “Riteniamo urgente riconoscere – continua Scaramelli – il ruolo svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori dei servizi essenziali. Penso, per fare degli esempi, a quelli della distribuzione alimentare, dei servizi postali e bancari. Lavoratori che non si sono mai fermati, ai quali abbiamo detto che il loro lavoro era fondamentale nelle fasi più critiche della pandemia. Hanno garantito un servizio indispensabile come quello dell’approvvigionamento alimentare e oggi devono rientrare tra le categorie prioritarie. Altrettanto in prima fila sono stati, e devono essere nelle vaccinazioni, i dipendenti bancari e dei servizi postali. Lavoratori che nei periodi di lock down totale hanno garantito la continuità dell’erogazione dei servizi in considerazione del loro ruolo di infrastruttura strategica per il Paese. È altresì doveroso garantire – conclude Scaramelli – alle studentesse e agli studenti continuità didattica, formativa ed educativa. Perché stare a casa davanti a un video non equivale alla presenza, è quindi indispensabile che il personale docente, anche quello pendolare, sia interamente vaccinato”.