Toscana: vertenza Beckaert, via ai colloqui individuali con i lavoratori sulle misure del Piano regionale per il recupero occupazionale. Per la Fim-Cisl “si deve fare di più”

Sono partiti  i colloqui individuali con i quali tutti i lavoratori della ex Beckaert – sono attualmente 245 quelli in cassa integrazione – verranno informati sulle misure previste dal Piano di politiche attive del lavoro messo a punto dalla Regione Toscana nel quadro dell’Accordo del novembre 2018 per la reindustrializzazione e il recupero occupazionale dell’azienda valdarnese.
Lo ha comunicato il consigliere per il lavoro del presidente della Regione Toscana nel corso della riunione del tavolo di monitoraggio sull’Accordo stesso che si è tenuta a Roma, ed al quale hanno partecipato, oltre al Mise, i rappresentanti delle istituzioni locali, dei sindacati e dell’azienda, presente anche con il proprio advisor. I colloqui si concluderanno entro la prima quindicina di maggio ed al termine con ogni lavoratore verrà firmato un patto che prevede l’attivazione di percorsi individuali e personalizzati di formazione e aggiornamento.In precedenza, il 20 marzo, si era tenuto un incontro generale con tutti i lavoratori per illustrare le misure del Piano predisposto insieme all’Unità di crisi della Regione e ad Arti, l’Agenzia regionale per l’impiego, proprio per supportare il processo di reindustializzazione del sito produttivo e di ricollocazione nel mercato del lavoro di tutti i dipendenti: sono infatti previste sia misure rivolte ai lavoratori (corsi di formazione, anche a distanza, verifica e aggiornamento di competenze), che alle imprese (incentivi per le assunzioni, sostegno agli investimenti).Su tutto il processo è impegnato il presidio permanente della Regione attivato presso il Comune di Figline e Incisa Valdarno e che fa direttamente capo alla Presidenza regionale, a conferma di quanto l’obiettivo della piena ripresa produttiva e occupazionale sia centrale per il governo regionale.Nel corso dell’incontro si è preso atto dello stato di avanzamento dell’Accordo di reindustrializzazione e da parte dell’advisor di Beckaert è stato ricordato che ci sono state alcune manifestazioni di interesse per la reindustrializzazione del sito industriale e che prosegue l’impegno anche per la ricollocazione in altre attività. Sono 245, come detto, i lavoratori in cassa integrazione, 37 quelli al lavoro, 67 quelli usciti definitivamente da Beckaert.Una nuova riunione del tavolo di monitoraggio è prevista per il prossimo mese di giugno. I Al termine dell’incontro , Ferdinando Uliano ,Segretario Nazionale Fim Cisl, ha detto che “serve fare di più su reindustrializzazione e ricollocazione.Abbiamo ribadito in sede istituzionale che non bisogna perdere tempo, abbiamo il 2019 con la copertura della Cassa Integrazione e dobbiamo raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti: reindustrializzare l’area ex-Bekaert e dare una positiva soluzione occupazionale a tutti i lavoratori.Per quanto riguarda gli interessamenti di reindustrializzazione sono 42 quelli ancora attivi, ma due sono quelli che hanno presentato un piano industriale e un interessamento più concreto. In entrambe le situazioni la forza massima occupabile è di 80/90 lavoratori. Questo è certamente un elemento critico, visto che gli attuali lavoratori in CIGS sono 245.Riteniamo invece positivo il coinvolgimento di ICE-ITA (Italian Trade Agency), che consentirà di allargare il campo di azione per individuare nuovi soggetti industriali, attraverso l’unità di coordinamento Attrazione Investimenti Esteri di ICE-ITA, coinvolgendo alcuni gruppi industriali esteri della siderurgia e della lavorazione del metallo.Anche il processo di ricollocazione lavorativa esterna ha effettuato solo 22 ricollocati, 15 distacchi e 6 in attivazione.Abbiamo ribadito come FIM-CISL- ha aggiunto  che si deve fare di più e in fretta anche perché la Cigs scade a fine anno. E’ necessario individuare soggetti industriali che consentano di concretizzare il progetto di reindustrializzazione e soprattutto con un alto impatto occupazionale.Anche la ricollocazione esterna deve essere più efficace e coinvolgere maggiormente i lavoratori. Sono troppo pochi i colloqui effettuati (n.31) rispetto al numero di Curriculum Vitae inoltrati alle aziende (163). L’accordo prevede 10.000 euro per le aziende che assumono i lavoratori Bekaert, oltre a tutti i vantaggi e agevolazioni di legge. Si deve agire con maggior determinazione.Riteniamo indispensabile – ha concluso – prevedere incontri ravvicinati per verificare gli interessamenti industriali in sede ministeriale, ma nello stesso tempo è necessario attivarsi a livello locale per mettere in campo tutte le iniziative per dare nuove e maggiori opportunità lavorative ai lavoratori di Bekaert.”