Trequanda: tre ragazzi di un centro sociale “marinano”la scuola  e, eludendo la sorveglianza,  entrano in un  bosco vicino Montepulciano dove,  solo dopo due ore di rastrellamento , sono  ritrovati dai Carabinieri  e dai volontari che hanno battuto l’area piena di crepacci e di specchi d’acqua

E’ stato un inizio di giornata particolare quello di stamattina in località Gugliano di Trequanda, presso il “Centro Lorenzo Mori”, dove una cooperativa sociale si occupa di minori in difficoltà, o che in generale non possano, per qualche motivo, contare sulla figura dei genitori, per poter iniziare il loro percorso educativo e di vita. Anche stamattina un folto gruppo di bambini e adolescenti doveva prendere lo scuolabus per recarsi presso gli istituti scolastici frequentati ma, con grande rapidità, tre ragazzini che volevano “far vela” e marinare l’impegno scolastico in questa luminosa giornata di primavera, forse per gioco o per qualche altro motivo ancora non confessato, hanno piantato in asso l’addetta alla loro sorveglianza e si sono precipitati all’interno di un ampio bosco, collocato fra i Comuni di Montepulciano e di Trequanda. Si trattava di un senegalese di 14 anni e di due italiani di 12 e 11. L’allarme è  immediatamente  e in pochi minuti sono giunti sul posto  ben 5 pattuglie dei carabinieri della Compagnia  di Montepulciano. In questi casi la rapidità è fondamentale e, mentre si procedeva a organizzare attraverso la Prefettura di Siena, l’intervento di tutta una serie di soggetti istituzionali, in attesa dei rinforzi, si procedeva comunque alle ricerche, nella speranza che quei bambini non si fossero inoltrati troppo nel bosco, coi pericoli che ne potevano conseguire. Così per circa due ore di rastrellamento, col concorso dei soci della cooperativa e di qualche volontario, è stata  battuta l’area boschiva, con tutti i timori dovuti alla natura impervia di quell’area, alla presenza di crepacci e di specchi d’acqua, fino a quando uno dei battitori non ha avvistato i tre fanciulli che, alla vista dei carabinieri , hanno subito compreso di averla fatta grossa e si sono lasciati raggiungere mostrando comunque evidenti espressioni di pentimento e di rammarico. Non è stato pertanto necessario il costoso concorso di ulteriori forze, che non sono state così fatte convergere sul posto. I ragazzini sono tornati al centro dopo qualche paternale, che si spera li indurrà per il futuro a maggior senso di responsabilità e prudenza.