Umbria: Comuni sede di santuari; sen.Briziarelli (Lega) presenta un emendamento al Decreto Sostegni per tutelare Norcia e Cascia

“Ho depositato in Senato un emendamento al Decreto Sostegni per sanare la profonda ingiustizia subita dalle attività dei Comuni di Cascia e di Norcia, così come mi ero impegnato a fare sin da subito e come ribadito a margine dell’evento organizzato la sera del venerdì Santo dall’associazione #noidimenticati alla quale ho partecipato”. Queste le parole del Senatore della Lega, Luca Briziarelli che continua: “Il criterio aggiuntivo dei 10 mila abitanti minimi non ha alcun significato e per Cascia e Norcia, così come per altre località che insistono nel cratere del terremoto del 2016 e 2017, si trasforma in una beffa doppia. Relativamente ai Comuni sedi di Santuario, a cui il Decreto Ristori ha esteso il beneficio già previsto, fin da subito abbiamo segnalato il problema e presentato a gennaio del 2021 una mozione a mia prima firma che chiedeva di specificare che le attività di tutti i Comuni sede di santuario dovessero poter usufruire delle risorse. E’ positivo che l’Atto abbia chiarito il punto precisando che la misura non è riservata solo alle attività dei Comuni sede dei santuari pontifici (Assisi, Padova, Pompei, Loreto, San Giovanni Rotondo), ma occorre fare di più, sia estendendo la platea dei comuni beneficiari che aumentando le risorse senza le quali il contributo si trasformerebbe in poco più di un’elemosina. Un primo passo è cominciare a inserire nella platea i comuni Santuario – continua Briziarelli – all’interno del cratere del sisma. Per questo con l’emendamento a mia prima firma ho chiesto che il criterio dei 10 mila abitanti minimi non si applichi per i comuni colpiti dal terremoto del 216 e 2017, un primo passo decisamente importante, ma a cui ne dovranno seguire altri.  Insieme ai colleghi Centinaio e Borgonzoni, fin dal 14 agosto dello scorso anno, data di introduzione della misura, continuiamo a ribadire che l’unico criterio debba essere quello delle presenze turistiche: cioè che le attività di qualsiasi Comune italiano che abbia il triplo di presenze straniere rispetto ai residenti, dovrebbero essere incluse nell’elenco di quelle che possono accedere al fondo, auspichiamo che con i prossimi Decreti sia possibile estendere progressivamente tali misure anche a tutti gli altri Comuni con le medesime caratteristiche in termini di presenze,  perché in Italia esistono molte forme di turismo e non solamente quello religioso”.